Fogna nel torrente, la procura ha aperto un fascicolo
Aggiornamento sulla petizione da parte delle promotrici Maria Cristina Cioccarelli e Lucia Codurelli, l’azione prosegue.
Maria Cristina Cioccarelli e Lucia Codurelli hanno voluto aggiornare i 310 firmatari della ormai nota petizione contro lo scarico della fogna di Aprica nel torrente della Valbelviso. "Un rapido aggiornamento sullo stato della nostra denuncia che non è stata vana e non andrà “nel dimenticatoio”.
La Procura di Sondrio ha aperto un fascicolo e le indagini sono in mano al procuratore della Repubblica dottor Piero Basilone. Confidiamo che in tempi rapidi esamini la situazione e prenda i giusti provvedimenti per ripristinare una sicurezza ambientale che nel 2023 (quasi 2024) qualsiasi paese avanzato e turistico dovrebbe avere.
Nel frattempo abbiamo chiesto aggiornamenti anche alla Provincia di Sondrio (al signor Pieramos Cinquini dirigente Settore Agricoltura e Ambiente) riguardo l’autorizzazione (già in deroga alla legge) di utilizzare la fossa biologica di Aprica rilasciata nel 2019 alla società Secam che è scaduta il 14 settembre 2023".
Ringraziamenti
Infine "grazie ancora a tutti/e voi per il sostegno e la condivisione della petizione che rimane aperta perché più siamo e meno possono ignorare o nascondere il problema". Insomma, la battaglia per la discarica di Aprica a cielo aperto in un corso d’acqua che finisce poi a Tresenda non è conclusa e viene portata avanti con solerzia e decisione. L’invito di Cioccarelli e Codurelli, che hanno lanciato questo problema già alla fine della scorsa estate, è quello di continuare a firmare la petizione Fermare subito che la fogna di Aprica finisca nel torrente a fondo valle, sul sito change.org. I promotori ricordano che ogni firma può servire a migliorare le cose e a bloccare una situazione paradossale.