Fogna nel torrente, non cambia nulla
La Provincia di Sondrio ha condiviso coi promotori della petizione l’autorizzazione rilasciata nuovamente a Secam in data 5 settembre 2023.
Situazione fogna Aprica, nulla cambia. Le promotrici della petizione per impedire che le acque della fogna di Aprica si immettano nel torrente Valbelviso Maria Cristina Cioccarelli, e Lucia Codurelli, ci hanno aggiornati sulla situazione. "Abbiamo finalmente ricevuto, a seguito di nostra richiesta dello scorso autunno e di numerosi solleciti, risposta ufficiale dalla Provincia di Sondrio settore agricoltura, ambiente, caccia e pesca, Servizio ambiente e rifiuti che ci ha cortesemente condiviso l’autorizzazione che hanno rilasciato nuovamente in data 5 settembre 2023 a Secam spa con oggetto Impianto di depurazione di Aprica e relativo agglomerato - Autorizzazione agli scarichi in corpo idrico superficiale". Il documento conferma quanto da noi denunciato: "Considerato che, con riferimento al Sistema Informativo Regionale sulle Acque l’impianto di Aprica ha una potenzialità di progetto pari a 9.000 AE ed ha un carico generato in ingresso, con forte fluttuazione a carattere stagionale, attestandosi a circa 19.000 AE in alta stagione, che l’impianto non riesce a depurare efficacemente in quanto sottodimensionato; visto l’esito del sopralluogo, effettuato in data 4 settembre 2023, dove si è potuta constatare la notevole quantità di acque bianche in arrivo all’impianto di depurazione; verificata la presenza del nuovo collettore, che consentirebbe il collettamento diretto delle acque reflue all’impianto di media valle - Teglio; preso atto che tale collettore non risulta ancora utilizzabile per questioni amministrative e pertanto non è in gestione alla società Secam...".
Autorizzazione
Nonostante tutte queste premesse la Provincia di Sondrio autorizza la Secam a "uno scarico in torrente Aprica, dell’effluente depurato in uscita dall’impianto di trattamento di Aprica; uno scarico in torrente Aprica, dei 3 scaricatori di piena/by-pass unificati, posti all’interno dell’impianto di depurazione, rispettivamente 1 a monte e 2 a valle della griglia dei trattamenti primari; quattro scaricatori di piena posti sulla rete fognaria comunale sino al 14 settembre 2027". "In altre parole - dicono Codurelli e Cioccarelli - nei periodi di picco stagionale possono aprire gli scarichi a monte della fossa biologica per scaricare direttamente le acque nere nel fiume. L’autorizzazione continua elencando una serie di controlli aggiuntivi e più stringenti di campionature delle acque rispetto all’autorizzazione precedente scaduta lo scorso settembre. Siamo felici che la Provincia abbia preso atto della grave situazione di possibile disastro ambientale anche se ci rammarica che i controlli siano lasciati in capo alla stessa Secam spa quando sarebbe stato più auspicabile che i controlli fossero dati in gestione a un ente esterno preposto a certificare la correttezza. A questo punto rimaniamo fiduciosi nella legge e che la procura di Sondrio ponga finalmente fine a questa Odissea incredibile".