Folla alle celebrazioni per l’ancona
Successo delle prime tre giornate di iniziative per il restauro dell’opera di Pietro Ramus.
Le prime tre giornate di celebrazioni per il restauro dell’imponente ancona di Pietro Ramus, custodita nel Santuario della Beata Vergine delle Grazie, si sono concluse con grande successo, tra momenti di riflessione, spiritualità e partecipazione della comunità. Il 6 dicembre Una serata di spiritualità e cultura. La prima giornata è stata caratterizzata da un momento di profonda riflessione e condivisione. Don Andrea Straffi, responsabile Arte Sacra della Diocesi di Como, e don Ilario Gaggini hanno guidato un incontro che ha esplorato il valore spirituale e storico dell’ancona di Pietro Ramus. La serata è stata arricchita dalle esibizioni del Coro Parrocchiale di Grosotto e dall’organista Giuseppe Giacomelli, che hanno donato un’atmosfera solenne e ispirante. Il 7 dicembre Il Progetto Ramus: i giovani protagonisti.
Giovani
La seconda giornata ha visto i giovani al centro dell’attenzione. Gli studenti delle scuole medie locali hanno presentato il loro Progetto Ramus, un lavoro approfondito e creativo che ha permesso loro di esplorare la figura di Pietro Ramus e l’importanza dell’ancona restaurata. A seguire, il restauratore Luciano Gritti ha spiegato al pubblico le fasi salienti dell’importante intervento di restauro, illustrando le tecniche utilizzate e le sfide affrontate per restituire l’opera al suo splendore originario. Questo momento ha offerto un’occasione preziosa per avvicinare le nuove generazioni alla bellezza dell’arte sacra e alla ricchezza del patrimonio culturale locale. L’8 dicembre Messa Solenne dell’Immacolata Concezione. La terza giornata ha coinciso con una delle celebrazioni religiose più importanti dell’anno liturgico. La Messa Solenne dell’Immacolata Concezione, presieduta da don Ilario Gaggini, ha radunato fedeli da tutta la Comunità Pastorale di Grosio-Grosotto-Ravoledo e Tiolo. Un momento particolarmente significativo è stata la presenza dei Confratelli della Beata Vergine di Grosotto, affiancati dai Confratelli del Santo Crocifisso di Grosio, che hanno sottolineato il forte legame spirituale e comunitario tra i due paesi.