Frana a Chiavenna: si lavora per ripristinare la viabilità
Subito attivata la macchina dei lavori.
Nella giornata di ieri una cella di precipitazioni particolarmente intensa, una vera bomba d’acqua, ha investito il bacino del torrente Perandone, provocando una colata detritica che ha danneggiato il ponte della strada del Maloja e ostruito il Fiume Mera. In conseguenza di ciò il Mera è uscito dall’alveo in sinistra idrografica e ha formato un bacino il cui possibile cedimento rappresentava un pericolo per gli insediamenti a valle.
Intervento immediato
“Sono immediatamente intervenuti i diversi Enti interessati - spiega l’assessore regionale alla montagna, Massimo Sertori, - ovvero Comune e Comunità Montana, ANAS e Regione Lombardia, che hanno operato in modo coordinato sui diversi ambiti di competenza. Regione Lombardia ha immediatamente attivato un intervento di urgenza per il ripristino del regolare deflusso del fiume Mera: due escavatori hanno lavorato fino a sera inoltrata riuscendo ad aprire un varco alle acque, abbassando il livello a monte e riportando la corrente all’interno dell’alveo. Il Pronto intervento proseguirà con lo svaso completo del materiale depositato in occasione dell’evento, per ripristinare la piena funzionalità”.
Soluzione rapida
Per quanto concerne il traffico alternativo alla Strada statale 37 del Maloja “è stato deviato all’interno dell’abitato un percorso stretto che non consente il passaggio dei mezzi pesanti, - continua Sertori - ma già oggi, a seguito di un ulteriore sopralluogo dei tecnici di ANAS, si sta definendo una soluzione rapida per garantire il transito anche a questa tipologia di veicoli. Le forze dell’ordine e i volontari di protezione civile, che ringrazio per il loro prezioso supporto, agevolano e indirizzano gli automezzi in transito”.
Mettere in sicurezza
“Il Comune di Chiavenna sta altresì approntando un intervento di urgenza per mettere in sicurezza il torrente Perandone, consistente nello svaso del materiale residuo e nel ripristino di una soglia che garantisce la stabilità dell’alveo, avvalendosi dei contributi previsti allo scopo dalla Protezione Civile Regionale”, conclude l’assessore Sertori.