in piazza contro la guerra

Guerra in Ucraina: manifestazione a Sondrio per la pace

Diverse Associazioni si sono date appuntamento davanti a Palazzo Muzio per manifestare in maniera pacifica.

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Manifestazione a Sondrio contro l'invasione russa in Ucraina.

Manifestazione a Sondrio

Molti manifestanti, circa 500, si sono incontrati a Sondrio davanti a Palazzo Muzio, sede dellaPrefetturaper il presidio “Contro la Guerra per una Europa di Pace” in occasione della recente escalation militare tra Russia ed Ucraina.

La mobilitazione è stata organizzata da diverse Associazioni culturali che si sono dati appuntamento per manifestare in modo pacifico il proprio dissenso verso i recenti terribili avvenimenti.

Una delegazione dei manifestanti si è recata dal Prefetto Salvatore Pasquariello per consegnare nelle sue mani un documento di appello a sostegno della pace e di sintesi delle richieste che si intendono rivolgere agli Organi di Governo Centrale per favorire la ripresa del dialogo con le Autorità internazionali allo scopo di far cessare ogni ostilità.

Manifesto per la pace

Riportiamo di seguito il testo completo del manifesto.

 

Mai come oggi è evidente che la pace ed il ripudio delle guerre debbono essere la priorità dell'agenda politica italiana, europea e mondiale. L'Unione Europea agisca ispirata dai suoi principi costitutivi a difesa di pace e democrazia. A partire dall'appello per la pace già sottoscritto, le associazioni e le organizzazioni che hanno aderito promuovono una manifestazione a
Sondrio.

Hanno inizialmente aderito: Centro Culturale "Oltre i Muri" - Centro Rigoberta Menchu - Contatto APS Circolo ARCI di Sondrio Archivio68sondrio - Sezione Ezio Vedovelli del Movimento Federalista Europeo Valtellina Valchiavenna GIT Banca Etica Sondrio - Amnesty International di Morbegno - Sezione Valtellinese di AssoPacePalestina CGIL, CISL, VIL Sondrio - Associazione Dukorere Hamwe - Anolf CISL - Amici della Biblioteca di Sondrio Agenzia per la Pace Sondrio - Anpi Sondrio

La Rete Italiana Pace e Disarmo e le sue Organizzazioni condannano in modo fermo l'azione militare iniziata da questa notte in Ucraina da parte della Federazione Russa.

Ancora una volta si sceglie la follia della guerra, i cui impatti più devastanti ricadranno sui civili e le popolazioni inermi, per colpa di sete di potere, di rivendicazioni nazionaliste, di interessi particolari soprattutto legati al profitto armato.

La nostra Rete esprime la massima solidarietà alle popolazioni coinvolte e sostiene tutti gli sforzi della società civile pacifista in Ucraina e Russia per arrivare ad una cessazione immediata delle ostilità e poi intraprendere una strada di vera Pace e riconciliazione.

Alle Istituzioni internazionali, in particolare all'Italia e all'Unione Europea, chiediamo di:

Prodigarsi per una cessazione degli scontri con tutti i mezzi della diplomazia e della pressione internazionale, con principi di neutralità attiva ed evitando qualsiasi pensiero di avventure militari insensate

Chiedere alla Russia il ritiro delle proprie forze militari da tutto il territorio ucraino e la revoca immediata del riconoscimento dell'indipendenza delle Repubbliche del Donbass Attivarsi per garantire un passaggio sicuro alle agenzie internazionali e alle organizzazioni non governative al fine di garantire assistenza umanitaria alla popolazione coinvolta dal conflitto

Chiedere il riconoscimento da parte dell'Ucraina dell'autonomia del Donbass prevista dagli accordi di Minsk ma mai attuata, il rispetto della popolazione russofona, la cessazione dei bombardamenti in Donbass, lo scioglimento delle milizie di matrice nazista

Una volta arrivati al cessate il fuoco prodigarsi per una conseguente de-escalation della crisi nel pieno rispetto del diritto internazionale, affidando alle Nazioni Unite il compito di gestire e risolvere i conflitti tra Stati con gli strumenti della diplomazia, del dialogo, della cooperazione, del diritto internazionale

Cessare qualsiasi tipo di ingerenza indebita nella vita interna dell'Ucraina Favorire l'avvio di trattative per un sistema di reciproca sicurezza che garantisca sia l'UE che la Federazione Russa.

Una volta cessati gli scontri la soluzione per una vera strada di Pace non potrà comunque essere il militarismo, ma dovrà partire dal coinvolgimento democratico e da scelte forti di demilitarizzazione e disarmo.

In queste ore la Rete Italiana Pace e Disarmo ha elaborato analisi e proposte concrete che mette disposizione di tutta la società civile in un Documento che possa servire come base di riflessione e di pace che vada oltre l'emergenza. In particolare nel conflitto in Ucraina si evidenzia il grave pericolo di utilizzo delle armi nucleari, con conseguenze che sarebbero devastanti per tutto il mondo.

In tal senso la Rete chiede che:

• tutte le parti coinvolte devono impegnarsi a negoziare un nuovo Trattato sulle forze convenzionali in Europa e smilitarizzare l'Europa attraverso il disarmo, le ispezioni, ecc. . tutte le parti coinvolte non devono impegnarsi in attacchi cibernetici, specialmente contro infrastrutture critiche che colpiscono la vita dei civili. Gli Stati e la società civile devono perseguire in buona fede un accordo internazionale che proibisca gli attacchi informatici. tutte le parti interessate devono intraprendere azioni urgenti per prevenire la guerra nucleare, ora più vicina visto il crollo del Trattato sulle forze nucleari a medio raggio, accordandosi per non schierare missili a medio raggio in Europa o nella Russia occidentale. gli Stati Uniti e la Russia hanno anche bisogno di concludere nuovi accordi che raggiungano ulteriori tagli verificabili nelle armi nucleari strategiche e non strategiche e sulle limitazioni delle difese missilistiche a lungo raggio, prima che il nuovo trattato di riduzione delle armi strategiche (New START) scada all'inizio del 2026.

• gli Stati Uniti devono ritirare le loro armi nucleari di stanza nei paesi membri della NATO e la Russia deve ritirare le sue armi nucleari tattiche dalle basi vicino al suo confine occidentale. la NATO deve rinunciare alle armi nucleari e denuclearizzare la sua dottrina politica così come la Russia e gli Stati Uniti (e tutti gli altri Stati dotati di armi nucleari) devono porre fine ai loro programmi di modernizzazione delle armi nucleari. Gli Stati Uniti, la Russia, l'Ucraina e tutti i membri della NATO devono aderire al Trattato sulla proibizione delle armi nucleari.

Per poter rilanciare queste richieste la Rete Italiana Pace e Disarmo chiede alle proprie organizzazioni e a tutti i loro aderenti e sostenitori di partecipare attivamente alle iniziative di mobilitazione già previste nei prossimi giorni nelle città di tutta Italia e di promuoverne di nuove.

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