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I vincitori del concorso olio extravergine d'oliva valtellinese: il 2024 presenta una importante novità

Presto a Sondrio verrà realizzato un frantoio.

I vincitori del concorso olio extravergine d'oliva valtellinese: il 2024 presenta una importante novità
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L'olio extravergine di oliva valtellinese è buono e cresce di anno in anno, in qualità e in quantità, e presto il settore potrà contare su una filiera completa, dalla coltivazione alla produzione, grazie al frantoio che verrà realizzato a Sondrio.

È stato il presidente della Fondazione Fojanini Fernando Baruffi, questa mattina, in apertura del convegno organizzato dalla Comunità Montana Valtellina di Morbegno, a dare l'annuncio dell'imminente chiusura della procedura.

Frantoio a Sondrio

Il frantoio sorgerà nell'area esterna del centro di ricerca, sul lato ovest, e sarà in grado di soddisfare le richieste degli olivicoltori valtellinesi che oggi si rivolgono ai centri di fuori provincia. Una struttura nuova con apparecchiature all'avanguardia per la lavorazione delle olive, destinata a incidere in maniera positiva sulla qualità dell'olio valtellinese. Un premio per gli olivicoltori valtellinesi, che con passione e impegno coltivano, mettono a dimora nuove piante, un migliaio all'anno, ma anche uno stimolo a migliorarsi per vincere la nuova sfida: far capire che in Valtellina, terra di grandi eccellenze agroalimentari, si produce anche ottimo olio.

Olio in Valtellina

Il livello è già buono, come ha evidenziato il tecnico Ivano Foianini: oggi in valle sono presenti circa quindicimila piante per una produzione annuale superiore ai mille quintali. Ad accompagnare l'evoluzione è la Fondazione Fojanini che trent'anni fa aveva impiantato un oliveto a Sondrio, nella zona della Sassella, per dare risposte a un settore che stava nascendo, e avviato studi sulle diverse varietà e sul loro adattamento al suolo e al clima della Valtellina.

La Fondazione Fojanini, diretta da Sonia Mancini, garantisce l'assistenza tecnica agli olivicoltori e sceglie le varietà migliori dal punto di vista agronomico, di facile gestione, che garantiscono una produzione di qualità. I produttori sono perlopiù hobbisti che consumano in famiglia o regalano il loro olio ma, negli ultimi anni, l'aumento della produzione ha fatto nascere l'esigenza di commercializzarlo. In valle sono già presenti alcune etichette e altre stanno per essere proposte sul mercato. L'olio extravergine di oliva valtellinese, diviso in fruttato medio e fruttato leggero, presenta note tendenzialmente erbacee, ricorda l'erba tagliata, le verdure fresche e il carciofo con altre sfumature.

Concorso olio-Vincitori
Foto 1 di 4
Magrin-Mezzera-Cremoli-Baruffi-Rapella
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Concorso olio-Scuole
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Concorso olio-Pubblico
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Concorso

Il concorso promosso dalla Comunità Montana Valtellina di Morbegno, giunto alla sesta edizione, allargato all'intera provincia, ha accompagnato la crescita del settore, promuovendo il confronto con esperti e offrendo ai coltivatori l'opportunità di accrescere le loro competenze, come ha spiegato la responsabile dell'Ufficio Agricoltura dell'ente comprensoriale Giulia Rapella annunciando i migliori tre, nelle due categorie, tra i 52 partecipanti. Il vincitore nella categoria del fruttato leggero è l'olio prodotto da Fermo Mezzera, che coltiva un oliveto in località Somagna, a Traona. Al secondo posto si è classificato Corrado Pusterla, con oliveto a Castionetto, nel Comune di Chiuro, al terzo Giordano Giumelli di Traona, località Poiach. Nella classifica dell'olio fruttato medio hanno vinto Cristiano Cremoli e Angela De Buglio, marito e moglie, che coltivano olivi a Castionetto di Chiuro, seconda posizione per Stefano Baruffi e Giampaolo Tessarolo, con oliveto a Tresivio, in località le Gaggine, terza per Erminia Brisa che coltiva i suoi olivi a Soriate Alto, nel Comune di Mantello. La Bassa e la Media Valle, le zone più vocate per l'olivo, si sono equamente divise i premi. Mariagrazia Barone di Aipol, l'Associazione produttori olivicoli lombardi, a capo del panel che ha valutato i campioni, si è complimentata per la produzione locale in un'annata che ha visto l'olivicoltura lombarda in grande sofferenza, evidenziando il miglioramento della qualità del prodotto e spronando i produttori a crescere ulteriormente.

"L'olio buono si fa innanzitutto per sé stessi, per il piacere gustativo e il beneficio dal punto di vista salutistico, ma anche nella prospettiva di una commercializzazione e per ambire ai premi dei concorsi nazionali che garantiscono visibilità e ricadute positive sul territorio", ha concluso.

 

Il convegno promosso in collaborazione con CREA, il Centro di ricerca olivicoltura, frutticoltura, agrumicoltura, che svolge attività nell'ambito del ministero dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, ha visto anche gli interventi di Giancarla Maestroni, storica, di Samanta Zelasco del CREA e di Gabriella Lo Feudo che ha presentato Oleario, il progetto del CREA per promuovere la cultura dell'olio, e premiato gli alunni vincitori dell'Istituto Tecnico Agrario di Sondrio e del Marco Polo di Colico alla presenza del presidente della Comunità Montana Valtellina di Morbegno Emanuele Nonini e dell'assessore all'Agricoltura Walter Magrin.

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