Il Comitato chiede un incontro con l’assessore Terzi
Polinelli: "Perché Regione vuole realizzare un sottopasso camionabile per l’accesso a una zona esclusivamente agricola?".
Edj Polinelli per il Comitato per la tutela e la valorizzazione del territorio agricolo della Piana di Bianzone pone anche delle domande a Regione. "Poniamo alcune domande, che ci auguriamo trovino risposte adeguate da parte di Regione Lombardia. Perché Regione Lombardia ha ritenuto di considerare prioritari tra i passaggi a livello da sopprimere quelli di Bianzone, tutti ben distanti dalla ss 38, con spazi adeguati di sosta fuori dalla carreggiata della statale, mentre la legge sulle opere olimpiche tratta della soppressione dei passaggi a livello insistenti sulla 38? Perché Regione vuole realizzare un sottopasso camionabile, con una carreggiata più larga di via Roma (la strada principale di Bianzone), per l’accesso a una zona esclusivamente agricola, chiusa a duecento metri di distanza dal fiume Adda, senza alcun collegamento viario con l’esterno e che quindi porta, dal punto di vista dei flussi di traffico, nel nulla?". Ha considerato "Regione Lombardia che, con il sottopasso camionabile, insieme alle opere complementari quali il bacino di dispersione e la nuova viabilità di raccordo, con annessa asfaltatura e illuminazione, l’area agricola del Piano del Ranée è destinata ad essere omologata alle tante aeree urbanizzate di estrema periferia già esistenti nel fondovalle?".
PGT del Comune
"Ha considerato Regione Lombardia che, pur trattandosi, in base al PGT del Comune di Bianzone, di “area ad alta valenza paesistica, ambientale, per la tutela del suolo e gravata da vincoli di inedificabilità”, in un’area agricola così vasta e lontana da abitazioni, una volta urbanizzata, sarà possibile installare anche grandi impianti senza necessità di richiedere varianti urbanistiche al Comune di Bianzone? Ha considerato Regione Lombardia le conseguenze dell’ulteriore consumo di suolo in un’area inserita nella cartografia della Regione tra le aree con il suolo agricolo migliore e coltivata in particolare da aziende agricole del settore lattiero caseario, uno dei fiori all’occhiello dell’agricoltura valtellinese? Ha considerato Regione Lombardia che dal punto di vista del miglioramento della sicurezza e dei flussi di traffico, il vero problema è l’attraversamento della ss 38, sia per chi già percorre la statale sia per chi si immette o esce dalla statale stessa? Ha valutato Regione Lombardia, in sostituzione dell’attuale progetto, che gli oltre 16.500.000 euro previsti dal progetto per portare nel nulla, considerando i flussi di traffico comprendenti quelli della 38 come previsto dal Decreto Olimpiadi, potrebbero essere utilizzati per un nuovo progetto condiviso, integrato con il sottopassaggio anche della statale 38 e in grado di meglio tutelare l’ambiente e il paesaggio agricolo del Piano di Bianzone?".
Incontro
Per concludere: "Sappiamo che Regione Lombardia, rispetto a queste opere, ha tenuto conto delle ragioni del territorio. Lo ha fatto per Chiuro e Ponte, dove il commissario straordinario Gianpiero Strisciuglio, con ordinanza n. 3 del 27/12/2024, dopo l’intervento della Regione, ha confermato lo stralcio del progetto di soppressione dei passaggi a livello di via Casacce a Ponte e di via Armisa a Chiuro, ma ci risulta che anche a Poggiridenti, per il passaggio a livello in località Mattaboni, la procedura di stralcio sia in dirittura d’arrivo, mentre il progetto di soppressione del passaggio a livello al ponte di San Giacomo in Comune di Teglio, non è nemmeno entrato nell’elenco delle opere olimpiche per l’opposizione della popolazione. Regione è intervenuta anche rispetto allo stralcio della bretella ANAS tra Tresenda e Bianzone, deciso pochi mesi fa dal ministero dei Trasporti. Invitiamo la Regione, e in particolare l’assessore Claudia Maria Terzi che già si è confrontata con il Comitato disponendo con effetto immediato la sospensione del piano cave allora vigente, a un confronto con le ragioni del territorio".