Aprica

Il Comune vuole la tassa di soggiorno, albergatori contrari su modi e tempi

A partire dal primo luglio la novità, ma pochi concordano con l’amministrazione.

Il Comune vuole la tassa di soggiorno, albergatori contrari su modi e tempi
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L’amministrazione comunale di Aprica ha deciso di istituire la tassa di soggiorno a valere dal prossimo primo luglio 2024 (fra 20 giorni, quindi): la maggioranza degli albergatori (in totale sono 21) però è contraria all’applicazione della tassa soprattutto perché non appare loro chiaro l’utilizzo, e hanno proposto una raccolta firme a cui hanno aderito praticamente tutti gli alberghi di Aprica ad eccezione di quelli di proprietà di consiglieri comunali cui hanno chiesto di rinviare l’applicazione dell’imposta al prossimo anno. "Il Comune - dice Carla Cioccarelli in rappresentanza degli albergatori contrari - vuole costituire un consorzio turistico per promuovere Aprica e a tal fine verranno utilizzati i fondi raccolti, gli albergatori chiedono che prima che si costituisca il consorzio, si sappia chi sarà il presidente e il CdA e quali le politiche, e molti, (tra cui me), diffidano in un successo di questa iniziativa. Credo che sarà un fallimento totale, ricordo che abbiamo già un Consorzio mandamentale e un Hab del turismo nazionale; un consorzio di portata locale è assolutamente anacronistico. Di più da anni la categoria degli albergatori è in difficoltà anche a causa di un ricambio generazionale e alla mancanza di personale dipendente (il proprietario spesso svolge più funzioni da receptionist a cuoco a cameriere etc...) e l’applicazione dell’imposta crea ancora più oneri proprio agli albergatori".

Richieste

Gli albergatori hanno chiesto al Comune di restituire alle strutture i proventi raccolti (come contributi) per dare una mano anziché solo aggravi. "L’amministrazione a fronte della richiesta degli albergatori ha mandato una risposta fumosa senza contenuti. Nessuno ha capito a cosa servirà e quali saranno gli obiettivi di questa scelta. Si tratta di una scelta che doveva assolutamente essere condivisa con tutti. Non è dato sapere dove andranno questi soldi. Totale mancanza di trasparenza da parte dell’assessore al Turismo che non ci ha risposto su nessuno dei nostri quesiti. Si va a chiedere agli alberghi, che già hanno difficoltà enormi, un ulteriore impegno burocratico insopportabile. Non è un attacco contro l’amministrazione comunale, ma chiediamo una proroga nel tempo per la costituzione di questo nuovo consorzio. Vogliamo sapere quale riscontro nei servizi avrà il turista con l’introduzione di questa nuova ennesima tassa. Già l’associazione albergatori funziona a fatica, l’ufficio turistico è presente con personale in abbondanza e risorse, a cosa serve mettere in piedi una nuova struttura? L’ennesimo carrozzone inutile? Noi chiediamo questo al Comune che attualmente non ci risponde su nessuno dei quesiti. Chiediamo chiarezza, obiettivi limpidi e condivisi da tutti. Tutto qui". Insomma, quasi tutti gli albergatori aprichesi hanno firmato per chiedere un rinvio all’anno prossimo, prima mettendo in piedi la struttura da finanziare e poi decidendo sulla tassa. Queste le tappe pretese dalla petizione.

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