Il nome di Stelvy vale un premio per Luca Bormolini

IL bambino è stato premiato dal COmitato Organizzatore.

Il nome di Stelvy  vale un premio per Luca Bormolini
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Il piccolo Luca Bormolini ha gli occhi che brillano di felicità e sorride abbracciato a Stelvy, il gigantesco pupazzo che porta il suo nome – o meglio – il nome che è stato scelto per rappresentare la mascotte dei Mondiali junior di short track in svolgimento a Bormio: il nome che Luca si è inventato è quello che ha vinto il concorso indetto dal Comitato Organizzatore.

La mascotte Stelvy

Luca è uno dei più piccoli pattinatori del vivaio Bormio Ghiaccio e la mascotte è il simpatico aquilotto simbolo della manifestazione, nata dalla collaborazione tra Comitato Organizzatore e Parco Nazionale dello Stelvio. Volevamo un emblema ancorato al territorio e che ne sintetizzasse l’essenza – dichiara Maurizio Gurini presidente del Comitato -; in accordo con il Parco Nazionale dello Stelvio abbiamo pensato a un animale che rappresentasse la natura, la maestosità, la bellezza selvaggia dell’ambiente in cui vive. L’aquila è una presenza affermata sulle nostre montagne e ci dimostra che la coesistenza fattiva tra uomo e animale è possibile.

Ispirazione

Chiediamo a Luca a cosa si è ispirato per il nome Stelvy: “Da casa mia vedo sempre volare aquile e gipeto, vanno verso la Reit e proseguono oltre. Ho pensato che volano lontano, fino allo Stelvio! Mi piace vederli in cielo, sono liberi”. Luca è stato premiato ufficialmente nel pomeriggio di venerdì, nel corso di una piccola cerimonia in cui sono intervenuti Maurizio Gurini, presidente del Comitato Organizzatore, Daniela Praolini in rappresentanza del Parco Nazionale dello Stelvio e Pierluigi Spechenhauser presidente dell’U.S. Bormiese. È stata una bella iniziativa perché riassume perfettamente il senso del nostro lavoro – afferma Daniela Praolini – che è quello di promuovere fra i giovani la conoscenza del territorio e la cultura dell’ambiente. Queste collaborazioni sono proficue per tutti e auspichiamo anche in futuro di avere altre occasioni per avvicinare il Parco Nazionale dello Stelvio alle generazioni future.

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