Valfurva

"Il Parco come risorsa per il territorio"

E’ stato presentato mercoledì sera ai cittadini il Piano di Interpretazione Ambientale.

"Il Parco come risorsa per il territorio"
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E’ stato presentato mercoledì sera ai cittadini di Valfurva, su iniziativa dell’amministrazione comunale, il Piano di Interpretazione Ambientale, sulle ceneri del Piano del Parco Nazionale dello Stelvio, mai portato a termine. Strumento sperimentale, comunicativo, innovativo, completamente nuovo in Italia, vuole rappresentare l’interpretazione di una narrazione identitaria del territorio, e che il Parco, nel percorso partecipato e condiviso con la comunità, mette a disposizione. Anna Sustersic, consulente del Parco, ha illustrato le linee del progetto a una platea numerosa; presente, la campionessa di sci Deborah Compagnoni, vicina al suo territorio. Individuati nel Parco temi principali e peculiari, tra cui storia, cultura, attività di ricerca e fruizione, natura, e azioni, verso scuole, strutture, comunità, stakeholders, che origineranno un’unicità, che deve diventare inconfondibile, agli occhi di chi lo visita e nell’orgoglio di chi lo vive.

Gli interventi

Tanti interventi del pubblico. Stefano Faifer, appassionato di storia locale, ha chiesto di recuperare e valorizzare i percorsi della guerra. Mentre molti agricoltori e pastori hanno posto l’accento sul problema del lupo; Francesco Baroni, chiedendo protocolli precisi cui attenersi e da rispettare. Enrico Confortola, chiedendo di promuovere la cultura dell’agricoltura nelle scuole. Franco Claretti, direttore del Parco, ha accolto con interesse sollecitazioni e istanze, rimarcando che il lupo è sotto tutela assoluta europea. L’assessore a Cultura e sociale Maria Albina Andreola, ha evidenziato come "gli intenti del Piano di Interpretazione Ambientale, incentrati su comunicazione e narrazione per la creazione di un’identità e di senso di appartenenza al Parco, siano, per certi versi, similari a quelli che, come amministrazione, stiamo perseguendo". Il consigliere Mario Suss, ha puntualizzato che "manca la valorizzazione del Parco come esperienza, come brand, che sia forte, come la parola Stelvio è forte per la strada". "Nel Parco - ha ricordato il sindaco Bellotti - ci sono diversi attori, che devono continuare a vivere, ma individualmente, vanno da nessuna parte: il Parco ci deve aiutare a valorizzare il territorio".

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