Bormio

Il Parco in funzione del turismo

Confronto pubblico.

Il Parco in funzione del turismo
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Anna Sustersic, collaboratrice del Parco dello Stelvio, Massimo Favaron, responsabile didattico, con Sabina Colturi, hanno presentato agli operatori turistici il Piano di interpretazione ambientale, frutto di confronto collettivo, riferimento narrativo, utile a creare un racconto unico del territorio e, attraverso azioni di comunicazione e divulgazione, a trasmettere un’idea di montagna inequivocabilmente distintiva, un richiamo turistico.

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Dice Colturi. "La prerogativa del Piano, fortemente sostenuto dal direttore Franco Claretti, è lavorare sull’identità, tutt’altro che scontata, per chi vive e chi lo visita". Dice Sustersic. "Monumentalità è la parola che identifica il Parco, per come può rendere estasiato il visitatore; è Parco di coesistenza fra uomo e natura, ragnatela di sentieri e tracce, acqua, verticalità". I primi due progetti di scienza destinata ai cittadini sono: "biodiversità" e "chirotteri". Così Favaron. "Cittadini protagonisti, che, acquisendo informazioni con l’app INaturalist, ci forniscono dati che per noi sono scienza; strumenti da utilizzare in promozione turistica e crescita culturale; speriamo che il Parco venga capito come elemento di raccordo di azioni possibilmente impiegabili per valorizzarlo sempre più, in termini di conoscenza ed economia".

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