Il PD tuona: “La nuova legge sulla sanità non cambierà la situazione”
Per i capogruppo Pizzulla nuova legge propone solo una toppa alla situazione già grave.
“Non sarà certo una toppa nuova cucita su un vestito vecchio a cambiare la situazione”, Fabio Pizzul, capogruppo regionale del Pd, utilizza quest’immagine per descrivere la nuova legge sulla sanità regionale, appena approvata con il voto contrario dei dem. La toppa è rappresentata dalle Case e dagli Ospedali di comunità che Regione Lombardia è stata costretta a recepire su indicazione del Governo, che li ha inseriti nel Pnrr, il piano che recepisce Next Generation Eu per l’Italia.
Distrutta
“Le Giunte Formigoni, Maroni e Fontana hanno distrutto la sanità territoriale in Lombardia, costringendo i cittadini a fare riferimento solo agli ospedali e isolando i medici di base – continua Pizzul –. La nuova legge conferma questa impostazione e si limita a inserire strutture per la sanità territoriale che rischiano di rimanere staccate dal resto del sistema, se non si procederà a una profonda riorganizzazione”.
Case di comunità
Le Case della comunità, secondo il Pd, dovranno diventare dei veri e propri punti di primo accesso per i cittadini a tutti i servizi sanitari e sociosanitari: recandosi in queste strutture si dovrà trovare subito la possibilità di una visita o un esame diagnostico non complesso. Nella stessa sede dovranno confluire anche punti di accesso ai servizi sociali dei comuni, così da permettere di avere risposte senza dover contattare tanti uffici diversi.
Serve un cambio netto
“Perché questo accada è necessario un netto cambio dell’organizzazione sanitaria in Lombardia: fino a oggi tutto è stato concentrato negli ospedali e i pronto soccorso sono stati spesso l’unica scelta possibile per i cittadini in difficoltà. Ora, se la Regione farà il suo dovere, ci si potrà rivolgere alle Case della comunità, che saranno aperte tutti i giorni e con orari molto ampi”, conclude il capogruppo dem.