Bormio

Il vescovo è stato in pellegrinaggio fra la gente di tutta l’Alta Valtellina

Il cardinale ha incontrato bimbi e anziani e celebrato la Messa nel campo sportivo di Isolaccia.

Il vescovo è stato in pellegrinaggio fra la gente di tutta l’Alta Valtellina
Pubblicato:

Una visita pastorale intensa quello del vescovo, cardinal Oscar Cantoni, accolto, come un dono, giovedì 3 ottobre nella parrocchiale di Isolaccia, Valdidentro. Sua eccellenza ha toccato luoghi significativi. La scuola dell’infanzia di Cepina, Valdisotto. Dove ha detto "i bimbi sono stati accoglienti e gioiosi di riconoscere il pastore; hanno pregato insieme. Se si impara fin da piccoli a pregare il mattino e la sera, resta nel cuore tutta la vita". Poi gli anziani della Casa di riposo a San Nicolò Valfurva; "sono qui anche con voi, in pellegrinaggio, quasi per sigillare tutte le età della vita; è molto bello che ciascuno di voi si senta atteso dal Signore, che passa anche attraverso la mia visita, per confortarvi, dirvi che siete preziosi, che vi ama e che nessuno deve sentirsi escluso. Le preziosità della vostra età sono saggezza, benevolenza, compassione; voi ricordate la mitezza e la bontà di Gesù. Ringraziamo le persone che vi sono accanto con sollecitudine". Successivamente, l’incontro con sacerdoti, animatori dei Grest, giovani, suore, Comunità ministeriale (i laici impegnati in attività parrocchiali), i membri dei Consigli pastorali, di Vicariato e affari economici. "Ho toccato con mano la vitalità di un cammino di Chiesa di tante comunità".

Epilogo

Epilogo della visita, domenica 6 ottobre, la messa al campo sportivo di Isolaccia. Dice don Fabio Fornera, arciprete di Bormio e Valfurva, vicario foraneo. "Ringraziamo il vescovo, che è maestro, guida, pastore; è bello che abbia incontrato esperienze e ci abbia detto con forza ‘ricordatevi che Gesù vi ama’, spronandoci ad andare avanti e, seppure nelle difficoltà, a sentire che il Signore non ci lascia mai e con lui possiamo superare ogni ostacolo". Il vescovo, nell’omelia, ha ricordato le radici sante di questa terra. "Solo da radici sante, vengono frutti santi, c’è chi ci ha provato, come frate Giosuè Dei Cas di Piatta, che ha speso la vita in Africa, per cui è aperto un processo di beatificazione; come Giulio Rocca di Isolaccia, vicino ai giovani, un cercatore della verità con gusto là dove stanno la vita buona del Vangelo, la giustizia. Cristiani si diventa. Impariamo ad amare, dunque, e che oggi sia un momento di arricchimento per tutti nella crescita dell’amore, in fraterna comunione, nonostante sofferenze e difficoltà". Infine, ha ricordato la presenza benefica dei già sacerdoti don Ottorino Martinelli, don Stefano Bianchi, don Lino Urbani.

Seguici sui nostri canali