Impossibili gli aumenti salariari per gli operatori idraulico-forestali
"Il prezziario regionale è fermo al mese di settembre 2019 e nel frattempo solo il costo delle materie prime è aumentato del 5%" giustifica l’Associazione Consorzi Forestali della Lombardia
L’Associazione Consorzi Forestali della Lombardia in merito alle richieste dei sindacati Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil per il rinnovo del contratto, comunica che a livello nazionale si è insediato da tempo il tavolo per il rinnovo del contratto per gli addetti ai lavori di sistemazione idraulico forestale e idraulico agraria scaduto il 31.12. 2012 le cui riunioni, compatibilmente con le restrizioni Covid, si susseguono a ritmi serrati.
Contratto fermo
L'associazione aggiunge che:
Dalla data di insediamento, al di là del normale confronto tra le parti, si è dovuto fare i conti con i cambi di governo e l’individuazione del riferimento politico indicato dalle regioni. Ora, con la designazione dell’Assessore della Regione Sicilia, dott. Scilla, in rappresentanza delle regioni, ci si augura che la trattativa abbia un ulteriore accelerazione.
Federferforeste, nel cui CdA l’Associazione Consorzi Forestali della Lombardia esprime un rappresentante, fa parte della compagine datoriale nazionale ed è rappresentata dal presidente Calliari.
Per contro il presidente dell’Associazione Consorzi Forestali della Lombardia Carmelino Puntel sottolinea che in Regione Lombardia, dalla scadenza del contratto nazionale nel dicembre 2012, si sono già effettuati ben due rinnovi del contratto regionale integrativo di lavoro, uno nel 2013 e l’altro nel 2018, portando aumenti salariali e migliorie nelle prestazioni di lavoro.Attualmente, però, non è possibile portare avanti la trattativa per gli aumenti salariali, in quanto, benchè il lavoro sia aumentato e i Consorzi abbiano assunto più personale, il prezziario regionale è fermo al mese di settembre 2019 e nel frattempo solo il costo delle materie prime è aumentato del 5%.
Pertanto, nell’attuale frangente economico i Consorzi Forestali della Lombardia non sono in grado di accogliere alcuna richiesta che comporti aumenti salariali, ma si stanno adoperando per poter aprire di nuovo il tavolo delle trattative non appena vi saranno le condizioni economiche per trovare un accordo.