Bormio

In Consiglio scoppia la grana sul referendum

La nomina dei garanti è stata il punto fondamentale dell’assemblea in cui erano presenti anche i firmatari della petizione contro la tangenzialina.

In Consiglio scoppia la grana sul referendum
Pubblicato:

Il sindaco Silvia Cavazzi nel consiglio del 28 aprile, ha deciso di trattare al punto tre, invece che 12 (l’ultimo) il punto integrato poche ore prima della seduta: la nomina del comitato dei garanti, quale eventuale ausilio al segretario comunale, in seno al regolamento per la disciplina del referendum, chiesto dal Comitato referendario, che si oppone alla tangenzialina. Ecco i garanti nominati dal consiglio: Gloria Marchetti (presidente), Paola Merli, Marcello Caci, aventi diritto a rimborso spese vive. Le 24 persone presenti in sala sono restate fino alla fine, per prendere parte al dibattito, avvenuto a telecamere spente. Così Ludovica Canclini. "Chiediamo di sapere l’esito della verifica tecnico contabile, richiesta da noi via Pec il 15 aprile". "Mi è pervenuta solo il 26 - ha detto il segretario Cesare Pedranzini - la risposta è articolata, ma si conclude con l’ammissibilità dal punto di vista tecnico amministrativo del referendum, comportando una serie di perplessità, in ordine a possibili rilevanti conseguenze di carattere economico finanziario nei riguardi del Comune".

Conseguenze

Se il referendum dovesse passare, il Comune potrebbe andare incontro a sanzioni per impegni già presi riguardo all’opera. "E’ così difficile? - ha detto Laura Sala - ci vogliono tre garanti per dire se è fattibile o meno?". Ancora il segretario. "Non lo so ancora dire; entro 15 giorni mi riservo di chiedere o meno il parere del comitato garanti, perché il referendum comporta conseguenze; la parte politica non spetta a me". Il pubblico si è scaldato. "Comporta un eco omicidio; vi giocate il futuro dei nostri ragazzi e del paese; state portando il referendum alle calende greche, per lungaggini burocratiche, se mai lo vedremo. Avremmo piacere che questo confronto democratico fosse il più breve possibile". Così Canclini: "perché sembra che l’amministrazione abbia paura di fare il referendum?". Cavazzi: "L’ente si muove secondo regole; ci sono anche referendum non ammissibili: questo è al vaglio degli uffici; non spetta  a me o ai consiglieri dire ‘faccio o non faccio il referendum’; è una analisi molto attenta, abbiamo responsabilità di tipo contrattuale economico; la tangenzialina è un’opera che noi vogliamo, inserita nell’elenco il 9 giugno 2021, condivisa dal territorio".

Contestazione

Il pubblico ha contestato di non averla portata in campagna elettorale, ma che è saltata fuori dal cilindro. Così il vicesindaco Oscar Cola. "Se andiamo a promuovere un referendum che dovesse essere illegittimo, metteremmo a repentaglio l’ente e noi stessi di fronte alla Corte dei Conti". E il sindaco: "La programmazione dell’opera parte da lontano. Non l’ho variato io il Piano regolatore, l’ho trovato così". Il pubblico ha chiesto al consiglio di "evitare di prendere altre decisioni e impegni sull’opera prima di aver ascoltato la gente; perchè se la Corte dei Conti, dovesse contestare un impegno preso dall’amministrazione, questa potrebbe sentirsi protetta a fronte della volontà popolare". Il procedimento autorizzativo unico regionale si concluderà il 12 giugno; tante osservazioni ambientali e migliorie che Regione avrà dovuto recepire. Da parte sua, il Comitato referendario chiamerà un esperto in diritto amministrativo.

Seguici sui nostri canali