Valfurva

La Croce Rossa ora ha casa in Alta Valtellina

Inaugurato lo spazio al primo piano del palazzetto di Sant’Antonio Valfurva.

La Croce Rossa ora ha casa in Alta Valtellina
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Dieci anni dopo la sede di Scleva in Valdisotto, e un tempo successivo di filiali precarie, non ufficiali, ecco la nuova postazione in Alta Valle della Croce Rossa. Una festa di carattere sociale, insieme ai bambini delle scuole, svoltasi venerdì 1 marzo; era l’intento dell’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Luca Bellotti e della Croce Rossa di Sondrio, con a capo Giuliana Gualteroni. Lo spazio è stato ricavato al primo piano del palazzetto situato strategicamente, per essere esempio e richiamo alle giovani generazioni, nel piazzale delle scuole di Sant’Antonio intitolate al già sindaco Silvio Andreola che contengono l’auditorium; qui si trovano anche la biblioteca, l’associazione Alpini e del Museo Vallivo, la palestra per attività sportive e manifestazioni, spazi sociali che sono cuore pulsante della bassa Valfurva.

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Così il primo cittadino. "C’è stata chiesta la possibilità di reperire una sede; abbiamo accolto l’idea con soddisfazione; soprattutto in questo periodo in cui si parla tanto di attenzione alla sanità, ci fa piacere vedere questi segnali rassicuranti e che il territorio non sia abbandonato; ci impegniamo a condividere il percorso con tante persone che si prestano al volontariato. Un cammino che speriamo sia propositivo per una collaborazione con le altre associazioni locali". Ed è proprio il territorio, ha detto Maurizio Gurini, responsabile della Cri Alta Valle, che ha chiesto la presenza. "Iniziamo un cammino importante; il 4 marzo all’istituto Alberti, il ‘primo modulo’ sulla storia della Cri; subito dopo il ‘secondo modulo’ in marzo su apprendimenti di Ts (che permetterà ai volontari di salire su autoambulanze, fare servizio gare) per finire con il ‘terzo modulo’ a settembre e certificare i partecipanti a espletare il servizio nel 118 emergenza; il nostro obiettivo maggiore è ritornare nelle scuole, nella comunità sociale, cui fare capire come dare alle persone una possibilità di sopravvivere". Così Gualteroni. "Esprimo la gioia e soddisfazione di tutta la Croce Rossa per essere riusciti a ritornare qui; una richiesta venuta dal territorio; finalmente siamo riusciti a cogliere l’obiettivo". La presidente Cri provinciale ha raccontato ai ragazzi la nascita del sodalizio avvenuta sui campi di guerra a Solferino, nel Risorgimento, per assistere i feriti secondo valori di neutralità. Infine l’assessore furvese Maria Albina Andreola: "Ci tenevamo molto; questo spazio diverrà punto di riferimento anche per la formazione, da dove potranno partire nuovi progetti sociali".

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