La croce sul Monte Scale tornerà a illuminare la vallata del Bormiese
Promessa fatta dagli Alpini di Premadio, gli Amici di padre Giuseppe, i frati cappuccini, gli Alpini di Villaguardia al pellegrinaggio.
La croce sul Monte Scale tornerà a illuminare la vallata del Bormiese. Una promessa fatta dagli Alpini di Premadio, gli Amici di padre Giuseppe, i frati cappuccini, gli Alpini di Villaguardia (Como) al pellegrinaggio sul Monte Scale, per l’ascesa alla vetta, dove è posta la croce in ferro, voluta 59 anni fa, a sostituire quella in legno del 1800, da padre Giuseppe Oldrati, el Frà de Cancan, religioso nei cantieri dell’allora Aem, oggi A2a. Ricordati, padre Giuseppe, l’amico don Giovanni Rapella, per 50 anni parroco di Isolaccia e Pedenosso, Sergio Pozzi guida alpina di Bormio, i tre finanzieri deceduti in Val di Mello.
Momenti
La bellezza dei luoghi ha riempito il cuore dei presenti; momenti solenni, la messa e le confessioni con don Mauro Donatini (Valdidentro), don Nicolò Bergamaschi (Diocesi di Milano), fra Emanuele Zanella (amici di Casal Pusterlengo). Pranzo alla piana dei Fortini. Il 14 agosto 2026 ricorreranno i 60 anni della posa della croce in ferro, illuminata con una linea elettrica in arrivo da Cancano. Ricorda Erasmo Schivalocchi (Amici di Padre Giuseppe). "La croce deve essere sempre accesa, ma i fulmini rendono la cosa difficile; mi sono dato da fare con la ditta Tecno Lazzeri che collabora con aziende di via; l’idea è posarne un’altra in alluminio, che, facilitando la manutenzione delle luci, possa onorare il volere di padre Giuseppe".