Nell’ambito del Sesto Cerchio, progetto artistico e culturale promosso dalla Cultural Olympiad di Milano Cortina 2026, è andato in scena all’auditorium Bormio Terme lo spettacolo teatrale “Randagio – perdi solo quando ti arrendi”. Il monologo teatrale, recitato dal bravissimo attore Stefano Scherini per la regia di Francesco “Bolo” Rossini, è liberamente tratto dall’omonimo romanzo di Fulvio Valbusa con Serena Marchi, già Premio Letteratura Sportiva Gianni Mura. La vita straordinaria del campione olimpico Fulvio Valbusa è stata rappresentata sabato 25 ottobre presso la Sala Terme di Bormio. La festa del suo compleanno che il protagonista vuole evitare fa da pretesto per il fluire dei ricordi di una vita fatta di luci e ombre.
Ricordo
Dal ricordo del severo allenatore Vito: “bravo ma pronto a punire il ritardo agli allenamenti con il ritorno a casa sugli sci con basse temperature” alla prima volta in nazionale ai mondiali in Austria, con un secondo posto davanti al mitico fondista norvegese Bjorn Daehlie, i fatti più significativi della sua vita di atleta e uomo, sono messi in scena in un crescendo di tensione che culminano nel racconto della morte per cancro del fratello Silvio. Poi arrivano anche i momenti felici come la nascita della figlia e la medaglia d’oro alle Olimpiadi invernali di Torino 2006, nove anni dopo. Quindi smette da campione, anche se in quella Olimpiade non sono mancati momenti di amarezza, come l’esclusione a 37 anni dalla staffetta olimpica. Il suo carattere schivo gli fa evitare feste e premiazioni, apre un ristorante, ma l’impresa fallisce come il suo matrimonio; l’incontro coi lupi tornati in Veneto gli indicano la strada per una nuova vita come guardia forestale in un ambiente sano. I lunghi applausi finali dell’attento pubblico hanno reso omaggio alla bravura dell’interprete che ha regalato emozioni narrando la vita del grande fondista Fulvio Valbusa.