L’Ancona monumentale di Ramus torna a brillare
Si è svolto sabato scorso al Santuario della Beata Vergine delle Grazie di Grosotto l’incontro pubblico sullo stato di avanzamento del restauro.
Si è svolto sabato scorso al Santuario della Beata Vergine delle Grazie di Grosotto l’incontro pubblico sullo stato di avanzamento del restauro dell’Ancona monumentale di Pietro Ramus finanziata completamente dal MIC (Ministero delle Cultura) per il programma triennale dei lavori pubblici ministeriale. L’Ancona monumentale del 1680, anno di conclusione del lungo lavoro dello scultore camuno di origini trentine Pietro Antonio Ramus iniziato secondo le cronache nel 1673 fu concepita come grande "macchina altaristica" che, nelle intenzioni del rettore e dei Canepari del tempo, andasse a sostituire la vetusta ancona quattrocentesca di allora. La scultura lignea alta 15 metri e larga 8 all’interno contiene una tela (del Piatti) di grandi dimensioni che veniva calata nelle grandi occasioni (da qui il termine macchina altaristica). La raffigurazione lignea incentrata sulla figura di Maria e sulla sua incoronazione rende questo capolavoro una delle più alte espressioni del Barocco in Italia. All’incontro organizzato dalla Fabbriceria del Santuario erano presenti per la parte istituzionale il sindaco del paese Giuseppe Saligari, il prefetto di Sondrio Roberto Bolognesi, l’Arma dei Carabinieri con il Ten. Col. Marco Piras comandante provinciale, il luogotenente Sebastiano Mastrogiovanni, il maresciallo capo Carmine Pica rispettivamente comandante della Compagnia e della stazione di Tirano e il maresciallo Luca Chazzalettes comandante della stazione di Grosotto. Presente all’evento anche il sostituto vicequestore Silvio Piani. Per l’Istituto comprensivo Grosio Grosotto Sondalo le due classi delle scuole medie di Grosotto con le insegnanti Giuseppina e Mariadele Bellora, Laura Osmetti e la dirigente Anna Maria Sala Tenna. Le associazioni locali (Alpini, Pro loco, Ass. Sportiva, Amici degli Anziani, Amici Croce di Campiano) hanno aderito all’iniziativa.
La serata
Dopo l’inno d’Italia suonato all’organo Serassi 1875 da Giuseppe Giacomelli e dopo i saluti di don Andrea Cusini parroco di Grosotto e rettore del Santuario gli interventi dei relatori. Don Andrea Straffi, responsabile ufficio Arte sacra della diocesi di Como, ha spiegato la particolarità dell’Ancona del Ramus come "macchina altaristica", difatti è inserita nell’opera una tela dipinta che copre l’immagine della Madonna e che veniva alzata nelle celebrazioni. Questa caratteristica, a detta del relatore, si potrebbe riprendere dopo il restauro assumendo un significativo messaggio religioso. Ilaria Bruno, storica dell’arte della Soprintendenza, ha intrattenuto il pubblico sulle vicende storiche della realizzazione dell’ancona con aneddoti anche singolari legati al paese di Grosotto. Sonia Segimiro direttore operativo dei lavori per la Soprintendenza ha voluto ripercorrere i passaggi che hanno portato all’avvio dell’operazione di restauro da parte del Ministero della Cultura. Per finire Luciano Gritti della Bottega Gritti di Bergamo ha stupito i presenti illustrando e spiegando alcune fotografie del lavoro in corso che hanno iniziato a svelare particolari inediti e bellissimi di questa opera barocca.
Pubblico
Il pubblico poi ha potuto vedere il video Wood & Religion che fu realizzato nel 2016 dallo scrittore e regista Guido Tortorella figlio di Cino Tortorella e proiettato per la prima volta in occasione della Giornata Mondiale del Legno organizzato dalla International Wood Culture Society il 21 marzo 2016 a Los Angeles (CA) (ora è presente su youtube). Durante l’incontro la Fabbriceria ha esposto le varie attività legate alla promozione del Santuario mariano grosottino, visite guidate, concerti musicali e l’adesione al Cammino mariano delle Alpi che nel tratto orientale in via di allestimento rappresenterà senz’altro una tappa importante. In particolare poi la Fabbriceria si è soffermata sull’iniziativa Progetto Ramus Scuola che vedrà i ragazzi di due classi delle scuole medie di Grosotto impegnarsi su un’attività progettuale di ricerca sul Ramus e la sua opera con la collaborazione della Soprintendenza e del restauratore (Gritti). I contenuti verranno esposti in occasione delle presentazioni che verranno organizzate durante e alla fine dei lavori. Dopo gli auguri e i saluti finali don Pierino Robustelli, tra poco 94 anni, parroco emerito di Grosotto, ha stupito tutti i convenuti suonando magistralmente un brano all’organo Serassi.