Lascia un vuoto la scomparsa di Cantoni

Lascia un grande vuoto la scomparsa di Leandro Cantoni, per tutti Leo, 66 anni, abile nell’arte del legno, ereditata da papà Ginetto (scomparso lo stesso giorno del figlio, il 27 dicembre, un anno prima) condotta con maestria nella falegnameria, tramandata ai figli, che ora portano avanti la passione. Lascia la moglie Bianca, i figli Roberto e Simone, tre nipotiini. Mancherà alla Compagnia di Matt, in quanto Leo, che ne faceva parte, è stato uno dei Podestà eletti più amati. Un gigante buono, felice, dal credo profondo, dal baciamano facile, un nonno adorabile. Al funerale, attorno all’altare, i Confratelli con la mantellina nera, invece che rossa come al solito; la comunità come una famiglia.

Omelia

Così don Fabio Fornera.

"Leo sarebbe contento di vederci tutti insieme e ci saluterebbe uno ad uno, con un bacio come faceva lui (soprattutto nell’ultimo anno di malattia, in cui non riusciva a parlare, questo era il forte modo di comunicare, oltre al sorriso degli occhi azzurri). Leo, un protagonista nella vita del paese, inserito in gruppi e associazioni, sempre presente, pronto a fare festa, a prestare la sua lunga barba a Babbo Natale, amante della compagnia e dell’amicizia". Cantoni aveva sempre una parola per il vecchio e per il bambino; le tasche piene di caramelle. E nello sguardo, la gratitudine per le amicizie.