Verso i giochi

Le opere olimpiche saranno finite in tempo ma costeranno di più

Ieri l'incontro in Regione a Milano con il ministero per le Infrastrutture e i Trasporti.

Le opere olimpiche saranno finite in tempo ma costeranno di più
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Le opere olimpiche saranno terminate in tempo, ma costeranno di più. E’ questo quanto emerso dall’incontro di ieri, lunedì 16 gennaio 2023, in Regione convocato dal Ministero per le Infrastrutture e i Trasporti e dedicato alle infrastrutture per i giochi a cinque cerchi.

Le opere olimpiche saranno finite in tempo ma costeranno di più

Una questione che riguarda da vicino la Valtellina visto che ben quattro interventi insistono sul nostro territori e sono, come è noto da tempo, la tangenziale di Tirano, la bretella dell’Alute a Bormio oltre ai due che riguardano il capoluogo e in particolare i raccordi della Sassella e del Trippi.

Un incontro importante quello di lunedì che aveva proprio lo scopo di analizzare la situazione alla luce dei ritardi ipotizzati per la conclusione delle opere. Con il governatore lombardo Attilio Fontana che ha posto l’accento anche sulla questione economica.

«Registriamo un deciso incremento dei costi delle opere dovuto essenzialmente all'aumento delle materie prime, ma anche questo è già coperto dalle risorse attualmente a disposizione», ha detto.

Parole pronunciate al termine del summit al quale hanno preso parte anche i presidenti di Trentino Alto Adige e Veneto, rispettivamente Maurizio Fugatti e Luca Zaia, il ministro per lo Sport Andrea Abodi oltre all’amministratore delegato della società Infrastrutture Milano Cortina 2026 Luigi Valerio Sant’Andrea; con la cabina di regia allargata anche ai ministeri di Ambiente e Cultura (erano presenti il viceministro Vannia Gava e il sottosegretario Lucia Bergonzoni).

Fontana: "Per la Lombardia non ci saranno né cancellazioni né ritardi"

Il quadro emerso è chiaro ed è espresso sempre dal governatore lombardo: «Abbiamo fatto un'analisi seria della situazione. Posso dire che anche le preoccupazioni in passato emerse per alcune opere si potranno sicuramente superare. Entro la prossima riunione, già fissata a fine febbraio, a Venezia, disporremo di un dettagliatissimo cronoprogramma che ci permetterà di monitorare l'avanzamento delle opere. Per la Lombardia non ci saranno né cancellazioni né ritardi. Andremo avanti a lavorare a testa bassa per fare in modo si rispettino i tempi che abbiamo stabilito».

Dal canto suo, il ministro alle Infrastrutture Matteo Salvini ha aggiunto: «L’obiettivo è che la stragrande maggioranza delle opere connesse alle Olimpiadi arrivino a compimento perché una volta finite devono lasciare al territorio delle infrastrutture moderne, sicure, nuove e innovative. Quando sono arrivato ho trovato opere con contratti che segnavano come data di chiusura dei lavori il 2027 (come ad esempio la tangenziale di Tirano, ndr). E’ paradossale visto che le Olimpiadi sono nel 2026. E’ chiaro che qualcosa non ha funzionato».

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