L’energia gratis va ceduta anche per le concessioni che non sono scadute
Il comitato: "Anche Regione Lombardia si attivi"
Una sentenza del Tribunale Regionale delle Acque Pubbliche di Venezia, relativa a concessioni friulane, che impone ad A2A di pagare la quota di energia gratuita sugli impianti con concessione ancora in essere (quindi non scaduta) che è salutata con favore dal Comitato per idroelettrico della provincia di Sondrio e dal Comitato nazionale del grande idroelettrico. Anche perché potrebbe ora avere ripercussioni anche in altre regioni, Lombardia compresa.
L’energia gratis va ceduta anche per le concessioni che non sono scadute
E questo perché la sentenza sulla cessione di energia gratuita o del suo equivalente in denaro - stabilita dalla legge regionale sull’idroelettrico - non viene legata alle concessioni scadute e prorogate (la dicitura corretta è «prosecuzione temporanea») come invece sostiene A2A. Che, infatti, non ha versato la parte relativa a quelle non scadute alla Regione (che poi nel caso di Valtellina e Valchiavenna la gira alla Provincia) pagando invece per le altre.
«Siamo purtroppo abituati a vedere i grandi concessionari che prima di pagare quanto stabilito dalla legge, non pagano e fanno ricorso - si legge in una nota congiunta dei due Comitati - Questo danneggia i territori oggetto dello sfruttamento idroelettrico che si vedono privati di importanti risorse. Lo abbiamo visto anche in Regione Lombardia e in provincia di Sondrio, ad esempio sulla questione dei canoni aggiuntivi richiesti dalla Regione rispetto alle concessioni scadute e comunque sfruttate dai concessionari scaduti in prosecuzione temporanea».
Il comitato: "Anche Regione Lombardia si attivi"
Con particolare attenzione alla quota di energia gratuita, versata da Edison, in parte da A2A e non pagata da Enel. Tanto che i comitati chiedono anche che Regione Lombardia si attivi «per il recupero delle somme dovute» e «ad adire tutte le azioni necessarie».