L’Estate di San Martino, occasione di ritrovo e per chiedere ancora il restauro conservativo
In tanti si sono riuniti il giorno di San Martino,11 novembre, nel giardino antistante le struttura del 1200.
L’Estate di San Martino, vescovo di Tours nel 371, che a 18 anni, con il dono del mantello a un povero, fece fiorire l’estate, è stata festeggiata nella chiesetta medioevale dedicata, nel parco dei Bagni Vecchi, che versa ancora nelle medesime condizioni dell’anno scorso e degli anni precedenti, ovvero precarie, da necessitare un restauro conservativo. Resta inascoltato l’appello della comunità di Premadio in primis, che si ritrova costantemente per una preghiera e un buon auspicio. In tanti si sono riuniti proprio il giorno di San Martino, l’11 novembre, nel giardino antistante le preziosa struttura del 1200, a pianta rettangolare, parte dell’antico sistema di fortificazioni documentato sin dal 1092.
Messa
Don Giovanni Quadrio, collaboratore della Comunità Pastorale, ha celebrato messa; tra i presenti, per conto di QC Terme Alberto Pelucchi, il pianista Chicco Cotelli alla pianola, alcuni Confratelli del Santissimo Sacramento, l’organizzatore dell’evento, il sacrestano della chiesetta originario di Molina, Gianluigi Bellotti. In tanti per l’occasione sono giunti dal Bormiese e dalla bassa Valtellina. Una funzione in ricordo del figlio del sacrestano Fabio, morto giovane in un incidente, e di Mario Cotelli, già commissario tecnico della valanga azzurra negli anni ‘70. Don Quadrio al termine dell’omelia, ha cercato di sensibilizzare sul tema del restauro. "Tutti assieme, proprietari e comunità, dovremmo trovare una soluzione per salvaguardare la struttura, che darebbe ancor più lustro al luogo, e gli affreschi di Cipriano Valorsa, pittore di Grosio".