Lombardia approva mozione per la conservazione del lupo
Spelzini: “Problema da affrontare con prevenzione e tempi certi per i risarcimenti”.
Approvata oggi, 7 agosto 2021, dal Consiglio Regionale la mozione presentata dal gruppo della Lega relativa alla presenza del lupo sulle montagne lombarde. Durante la discussione in aula del provvedimento è intervenuta Gigliola Spelzini, Presidente della Commissione Speciale Montagna .
Approvata mozione
“La mozione – ha dichiarato Gigliola Spelzini – pone l’attenzione sulle criticità derivanti dalla presenza del lupo, come ad esempio i danni al bestiame, e sull’importanza di implementare modalità, strategie, attività di prevenzione per rendere possibile un regime di coesistenza sostenibile tra le attività economiche, la vita sociale dell'uomo e il lupo”.
“Dobbiamo inoltre considerare la specificità dei territori interessati. Il problema – prosegue Spelzini - riguarda da vicino la nostra Regione, perché ormai è stata appurata la presenza stanziale di lupi ad esempio sulle aree di confine tra la Lombardia e la Svizzera, in Alto Lario”.
Conservazione del lupo
“La necessità di un piano di conservazione del lupo – continua la Presidente della Commissione Montagna - è diventata ancora più urgente per evitare che ad essere compromessa non sia solo la biodiversità ma la sopravvivenza delle attività dell’uomo fra cui la zootecnia”.
“E’ bene ricordare come l’allevamento in alta montagna sia un’attività molto faticosa e fondamentale per il nostro territorio. Sono convinta che la definizione di tempi certi per i risarcimenti rappresenterebbe un ulteriore segnale di vicinanza agli allevatori vittime di predazione da lupo”.
La mozione
La mozione approvata oggi dal Pirellone impegna la Giunta Regionale a sollecitare l’approvazione del piano nazionale per la conservazione del lupo; a una definizione migliore delle procedure per la denuncia e l’indennizzo per gli eventi di predazione; alla programmazione di momenti di incontro per una maggiore conoscenza della situazione del lupo; a valutare l’inserimento di ulteriori misure nel prossimo Piano di Sviluppo Rurale.