Maggiore luce sul futuro dell'Ospedale Morelli
I Sindaci dell'Alta Valle hanno incontrato il Direttore Generale al Welfare di Regione Lombardia, Dott. Giovanni Pavesi.
Nei primi giorni di ottobre 2021 i sei Sindaci dell’Alta Valle tramite una lettera aperta avevano chiesto ai vertici di Regione Lombardia alcuni chiarimenti circa la situazione socio-sanitaria provinciale, con particolare riferimento all’Ospedale Morelli.
VI Padiglione
Infatti i Primi Cittadini, preoccupati, in quella missiva avevano espresso la loro forte perplessità circa la proposta, arrivata da Ats Montagna e Asst Valtellina e Alto Lario, inserita nel Piano Territoriale della Sanità, di istituire al VI padiglione n° 20-30 posti letto di Cure Intermedie, servizio sicuramente apprezzato e indispensabile al territorio, ma che, visti gli ampi spazi inutilizzati presenti al Morelli, avrebbero potuto facilmente trovare collocazione altrove evitando così l’utilizzo del VI padiglione, maggiormente vocato, per le sue caratteristiche, alle malattie infettive.
Questo anche alla luce dell’esperienza maturata dal Morelli nella gestione della pandemia da Covid che ha messo in evidenza la necessità di trovare – per la gestione di simili patologie – un’ubicazione autonoma, indipendente e isolata così da evitare interferenze con le ordinarie attività ospedaliere.
Preoccupazione per il cardiologo h24
I Sindaci avevano poi espresso altresì la grande preoccupazione relativa al fatto che, con il rientro delle 3 Alte Specialità (dal 1° agosto 2021), l’ospedale Morelli non potesse contare sulla presenza di un cardiologo h.24 e di un reparto destinato alla cura delle malattie cardiologiche, indispensabili per garantire la massima sicurezza a tutte le realtà sanitarie presenti.
In cerca di soluzioni
Incontro con il Dott. Pavesi
Ilaria Peraldini, Sindaco di Sondalo, Alessandro Pedrini, Sindaco di Valdisotto, Silvia Cavazzi, Sindaco di Bormio, Angelo Cacciotto, Sindaco di Valfurva, Massimiliano Trabucchi, Sindaco di Valdidentro e Remo Galli, Sindaco di Livigno, tramite una nota fanno sapere:
“Nella giornata di mercoledì abbiamo incontrato in videoconferenza il Direttore Generale al Welfare di Regione Lombardia, Dott. Giovanni Pavesi, con il quale abbiamo avuto un lungo confronto per discutere le tante criticità che ancora oggi sono presenti al Morelli. In particolare, l’ubicazione delle cure intermedie, l’affidamento ad una cooperativa esterna del pronto soccorso del Morelli, l’attuale assenza del reparto di urologia (servizio fondamentale anche per il pieno funzionamento dell’unità spinale unipolare) e infine l’altrettanto preoccupante assenza del cardiologo h.24.
Massimo impegno
I Primi Cittadini aggiungono
"Nel confronto è subito emersa la grande attenzione da parte del DG, Dott. Pavesi, che ha garantito il suo massimo impegno a trovare tutte le soluzioni che possano garantire al territorio una risposta sanitaria efficiente. Con grande soddisfazione abbiamo appreso che anche il Direttore Generale, proprio per la disponibilità di importanti risorse finanziarie previste da R.L per la sanità provinciale, condivide l’ipotesi di istituire, al padiglione VI, un centro isolato e autonomo per la gestione delle malattie infettive, al fine di evitare la promiscuità con le ordinarie attività ospedaliere e, inoltre, ha sottolineato la volontà di investire sulle necessità tecnologiche e strutturali del presidio Morelli.
Quanto all’emergenza Covid-19, il Dott. Pavesi ha dichiarato che nell’immediato, visti i numeri contenuti dei contagi, la terapia intensiva del Morelli non verrà intaccata da nuovi ricoveri e comunque nella eventualità di una recrudescenza del virus, la DG Welfare di Regione Lombardia ha già predisposto un elenco di ospedali lombardi in cui i pazienti, che necessitano di ricovero in terapia intensiva, verranno man mano trasferiti fino all’esaurimento dei posti letto disponibili (la terapia intensiva del Morelli sarà tra le ultime ad essere attivata, in base all’andamento pandemico). Da ultimo il DG si è altresì preso l’impegno di tenere monitorato l’andamento delle attività chirurgiche ed ambulatoriali, al fine di sopperire alle lacune provocate dal Covid e garantire ai cittadini risposte celeri, efficaci e sicure".
Esternalizzazione del Pronto Soccorso
I sindaci concludono
"Quanto all’esternalizzazione del P.S., pur capendo la motivazione dovuta alla carenza di personale e la difficoltà di Asst a reperire medici, il Dott. Pavesi ha garantito che verificherà le condizioni e monitorerà la qualità delle prestazioni che devono essere di adeguato livello.
SoddisfazioneNon possiamo quindi che esprimere la nostra soddisfazione per un confronto serio e costruttivo, per la disponibilità all’ascolto del territorio, per la grande attenzione alle problematiche esposte e per questo nuovo metodo di confronto chiaro e trasparente che proseguirà per verificare gli obiettivi citati in premessa, sperando così di poter garantire quelle risposte sanitarie che la nostra realtà ben si merita”.