Nero su bianco: il McDonald's a Villa di Tirano
Rilasciata il giorno 6 ottobre dal responsabile d’area la possibilità di costruire alla società con sede in Wilmington.
E’ stata rilasciata il 6 ottobre scorso, proprio in occasione della Sagra enogastronomica della mela e dell’uva, simbolo del territorio, l’autorizzazione alla costruzione del maestoso McDonald’s a Villa di Tirano, poco prima del confine con Tirano, sulla statale 38.
McDonald's arriva a Villa di Tirano
Un nuovo capannone insomma, cosa che ormai non fa più notizia nella piana di Villa, che a breve vedrà anche la realizzazione della centralina Terna (di cui non si sa più nulla ma che certamente verrà realizzata in tempi abbastanza brevi) dopo la devastazione che sta già provocando la tangenziale. E’ stata ufficialmente siglata dal responsabile d’area del Comune di Villa di Tirano Stefano Della Moretta la possibilità di costruire alla società McDonald’s con sede in Wilmington, Stato del Delaware, Stati Uniti d’America e sede secondaria per l’Italia in Assago (rappresentata in questo caso da Michele Pietrangioli in qualità di procuratore speciale della società americana). Il permesso per i lavori è rilasciato alla società DE.MA.SRL con sede legale a Villa di Tirano in via Nazionale 155 rappresentata da Gian Piero De Buglio.
Ancora capannoni
Al di là della burocrazia, "l’invasione" americana di Villa, che avevamo annunciato ormai mesi fa, è ora nero su bianco. Un nuovo edificio commerciale, proprio nel cuore della Media Valtellina dell’enogastronomia locale, nella Valtellina dei sapori e della valorizzazione del territorio. Ovviamente sembra un paradosso, ma tant’è. Nel giro di pochi mesi un po’ di America (purtroppo la parte meno apprezzabile) sarà arrivata anche a Villa di Tirano, proprio in una delle sue ultime spianate agricole, dove già hanno trovato posto ormai decine di centri commerciali di vario genere. Dall’alimentari all’abbigliamento fino al bricolage. Ce n’è davvero per tutti e non si capisce come certe attività riescano a fare utile. Cosa possiamo dire? Il mondo va in questa direzione, adeguiamoci tutti e andiamoci a fare un hamburger, senza però più sventagliare la bandiera della tipicità e della cura del territorio. A questo punto sarebbe realmente fuori luogo e risulteremmo comici. Facciamo gli americani, evviva l’America.