Niente soldi al Cai per il caso Alute?
Il Comune ha negato un’altra volta l’annuale contributo all’importante associazione. Forse perchè si è schierata contro la strada.
L’amministrazione comunale guidata da Silvia Cavazzi, ha erogato contributi alle associazioni sportive. Totale di 36 mila euro. 4 mila euro alla Bormio Ghiaccio, che beneficia di una scontistica sulle tariffe per l'utilizzo del palazzo del Ghiaccio, di proprietà comunale ed in gestione alla propria società in house Bormio Servizi S.r.l.; "si ritiene di confermare la contribuzione ordinaria, oltre ad una straordinaria a parziale supporto dell'organizzazione di Coppa del mondo e Alta Valtellina Trophy, nel 2024". All’Unione Sportiva Bormiese, euro 17.000,00, come nel 2023, perché "continua in modo costante la propria attività", come l’Usb Calcio, cui vanno euro 3.000,00 e lo Sci Club Bormio, euro 5.500,00 (stesso importo allo Sci Club Alta Valtellina); all’Usb Bormio Curling, euro 1.000,00, "per sostenere la richiesta della squadra Junior, a supporto delle attività correlate alla stagione agonistica 2024/25".
Il caso
Invece, per quanto riguarda il Club Alpino Italiano sezione di Bormio "non si ritiene di accogliere la richiesta, in quanto in essere procedimenti pendenti presso il Tribunale Amministrativo Regionale nei confronti dell’ente". Scrive il Comitato Bormini per l’Alute. "Il Comune ha assegnato giusti riconoscimenti economici a chi opera nell’interesse di giovani e collettività; vi è stata, tuttavia, una significativa esclusione: la sezione bormina del Cai, che per il secondo anno consecutivo (nel 2023, il Comune disse: “non diamo nulla perché il Cai è in grado di gestirsi in autonomia”) si vede negata la richiesta. L’unica cosa che viene in mente è la questione tangenzialina nella piana agricola dell’Alute: il Cai che nello statuto ha come finalità anche la tutela del territorio e la difesa della sostenibilità ambientale, si era mostrato ufficialmente non a favore". Se per legge il Comune non può dare soldi, potrebbe trovare un modo diverso.
Costanzo
Angelo Costanzo, presidente del Centro Culturale Oltre i Muri. "Se l’esclusione fosse collegata al ricorso al Tar per la realizzazione della tangenzialina, sarebbe un fatto gravissimo. Una visione di democrazia, pluralismo e libertà dell’associazionismo molto discutibile, da denunciare pubblicamente; una censura inaccettabile da un’amministrazione comunale. Il Cai rappresenta valori importanti, non negoziabili per la tutela delle terre alte: escluderlo, perché ha il coraggio di esprimere opinioni divergenti, è un precedente molto pericoloso". Matteo Schena presidente Cai, sezione Bormio. "Prendo atto di ciò che ha fatto il Comune; visto che siamo i soli esclusi, l’unica cosa che ho pensato, l’unica pendenza in atto, è il ricorso firmato insieme ad altre associazioni contro la tangenzialina, secondo noi uno spregio, su cui abbiamo espresso la nostra opinione perché ci sembra importante. I 1000 euro richiesti, sempre erogati dalle precedenti amministrazioni, sono simbolici per l’attività. Ci spiace. Di sicuro non rinunciamo alle nostre idee in cambio di soldi: molto più importante preservare la piana agricola dell’Alute, una delle zone più preziose per il paese; nemmeno un passo indietro".