Nonostante le polemiche Bormio e le valli hanno festeggiato l’alpinista Marco Confortola
Lo scorso 20 luglio ha conquistato il Gasherbrum I.

Bormio e le valli dell’Alta Valle hanno festeggiato l’alpinista Marco Confortola che lo scorso 20 luglio ha conquistato il Gasherbrum I (8.080 m saliti senza ossigeno supplementare), undicesima montagna più alta della Terra. L’evento è stato organizzato con il patrocinio della Cm Alta Valtellina e si è svolto sabato scorso, in una piazza del Kuerc gremita di tanti appassionati della montagna che hanno voluto omaggiare e ascoltare l’alpinista e guida alpina di Valfurva che con la scalata del G1 avrebbe (c’è una polemica in corso) completato la salita delle 14 montagne più alte della Terra. L’alpinista ha raccontato durante la serata, di fronte ad un attento pubblico di turisti e locali, la sua ultima scalata e ripercorso i 21 anni di imprese, fallimenti, tragedie a cominciare dall’Everest nel 2004.
Ricordo
Il ricordo più vivo e tragico è stato il K2 dove durante la stessa spedizione di Marco, 17 anni fa, hanno trovato la morte 11 alpinisti, mentre l’alpinista di Valfurva ha rimediato il congelamento dei piedi e l’amputazione delle dita. Anche in questa sua ultima impresa non sono mancate difficoltà e sofferenze sempre legate ai piedi, diventati più piccoli e soggetti a dolorose vesciche da curare per permettere la salita: "arrivato in cima ho pianto per la sofferenza, ma senza dolore non c’è risultato, mai mollare, essere determinati e positivi come lo sono stati gli alpinisti italiani che hanno conquistato il K2 nel 1954 e lanciato l’economia italiana" ha ricordato Marco Confortola ringraziando poi tutti quelli che hanno creduto in lui permettendogli di riprendere con il loro tifo e affetto, così come gli sponsor.