Olimpiadi 2026: costituita la Fondazione Bormio
La Fondazione si presenta quale strumento al servizio del territorio per cogliere tutte le opportunità derivanti dalle Olimpiadi.
Tre fondatori ordinari, il Comune di Bormio, la Provincia e la Comunità Montana Alta Valtellina, e cinque membri onorari, Sci Club Bormio, Sci Club Alta Valtellina, Unione Sportiva Bormiese, Associazione comprensoriale Alberghi e Case vacanza, Società Impianti Bormio, aperta alla partecipazione di sostenitori, pubblici e privati, che ne condividono le finalità e contribuiscono alle sue attività.
Così nasce la Fondazione Bormio, un organismo strategico per affrontare le sfide che attendono il territorio.
Fondazione Bormio
Dopo l'adozione in Consiglio comunale, nella seduta del 28 aprile scorso, la nascita della Fondazione Bormio è stata oggi formalizzata con la firma apposta sull'atto costitutivo dal sindaco di Bormio Silvia Cavazzi, dal presidente della Provincia Davide Menegola, dal presidente della Comunità Montana Alta Valtellina Francesco Cossi e dai rappresentanti dei fondatori onorari coinvolti.
"Oggi si costituisce la Fondazione Bormio - ha esordito il sindaco Cavazzi -, un momento che segna la volontà di Bormio di essere in prima linea sugli eventi e soprattutto di aprirsi con ampio coinvolgimento al comprensorio e a tutto il territorio della Valtellina".
Un concetto ribadito dal presidente dell'ente comprensoriale Cossi, "Questa è l'occasione per riunire tutta la valle sotto i cinque cerchi olimpici. Possiamo ricavare solo vantaggi dall'andare insieme", e dal presidente della Provincia Menegola, che ha affermato:
"Fare turismo è una strategia di ampio respiro non solo territoriale ma anche temporale e questa è un'occasione che andava colta. La nostra partecipazione attiva punterà a creare quel legame indispensabile perché tutta la provincia si muova insieme verso le Olimpiadi".
Promozione e organizzazione
La Fondazione si presenta quale strumento al servizio del territorio per cogliere tutte le opportunità derivanti dalle Olimpiadi, utile per l'organizzazione di eventi già presenti nel calendario, come la Coppa del mondo di sci, e per manifestazioni future, indispensabile per svolgere le prestazioni che verranno richieste dalla Fondazione Milano Cortina 2026 in qualità di venue olimpica.
Lo scopo è declinato all'articolo 3 dello statuto: la promozione e l'organizzazione di eventi e manifestazioni, sportivi e culturali, che possano utilmente inserirsi in una cornice complessiva di sviluppo e valorizzazione del territorio, anche in riferimento ai Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali Milano Cortina 2026, e di attività che avranno luogo negli anni successivi per valorizzare il lascito olimpico.
La Fondazione sarà l'interlocutore diretto con il Comitato Olimpico Internazionale e la Fondazione Milano Cortina 2026. Le attività saranno di natura tecnica, amministrativa, organizzativa e promozionale, oltre che commerciali e finanziarie, quali, ad esempio, le sponsorizzazioni da parte di aziende e marchi intenzionati a legarsi a Bormio. Si tratterà sempre e comunque di attività coerenti con le proprie finalità, senza scopo di lucro, nel rispetto delle tradizioni e della vocazione del territorio, valorizzando tutte le sue componenti identitarie, a cominciare dalle associazioni.
Mantenere gli impegni
"Due sono i punti - evidenzia il sindaco Silvia Cavazzi -: innanzitutto come venue olimpica dobbiamo mantenere gli impegni assunti e rispondere alle richieste del Comitato Olimpico e della Fondazione Milano Cortina; d'altro canto, siamo determinati a cogliere la grande opportunità che ci viene offerta, in termini di visibilità e notorietà, per metterla a frutto per gli anni a venire, sia per quanto riguarda i grandi eventi che già ospitiamo sia per altri che promuoveremo.
La Fondazione è lo strumento che abbiamo identificato per accompagnare Bormio in questo percorso coinvolgendo tutte le sue componenti e dando voce ai diversi attori.
Le sfide che ci attendono richiederanno il massimo impegno e il contributo di tutti e dobbiamo farci trovare pronti anche negli aspetti più formali e organizzativi.
Il passo compiuto oggi è di fondamentale importanza anche per la presenza di Comunità Montana Alta Valtellina e Provincia che ci sostengono e ampliano la prospettiva all'intero territorio provinciale".
Fondi
Per la sua gestione sono previsti un Comitato istituzionale, formato dai rappresentanti di Comune, Provincia e Comunità Montana, un Consiglio di indirizzo, in cui sono rappresentati tutti i soci, oltre al presidente della Fondazione Bormio, nominato dal Comune di Bormio, già individuato in Matteo Bonfà, e che nomina i cinque membri del Consiglio di amministrazione. Solo il presidente siede in entrambi i consigli. Dal punto di vista patrimoniale la Fondazione può contare su un fondo di dotazione iniziale e su un fondo di gestione.
Il primo ammonta a 360 mila euro per la somma di 20 mila euro versati da ciascuno dei tre soci fondatori, ai quali si aggiungono i 200 mila euro garantiti dal Comune di Bormio e i 100 mila della Provincia. Nel fondo di gestione rientrano la parte della dotazione iniziale non vincolata dal Fondo patrimoniale di garanzia, fissata in 52 mila euro secondo le disposizioni regionali vigenti, le rendite e i proventi della Fondazione derivanti dalla sua attività, i contributi dei sostenitori e di altri enti.
Il consiglio
Il Consiglio di indirizzo è presieduto da Matteo Bonfà e composto anche da Nicolò Sertorelli (Comune di Bormio), Alessandro Pedrini (Provincia), Ilaria Peraldini (Comunità Montana Alta Valtellina), Michele Dei Cas (Sci Club Bormio), Pietro Giacomelli (Sci Club Alta Valtellina), Andrea Maiolani (Unione Sportiva Bormiese), Barbara Zulian (Associazione comprensoriale Alberghi e Case vacanza), Fabio Giacomelli (Società Impianti Bormio). Il Consiglio di amministrazione, presieduto da Bonfà, vede al suo interno Pierluigi Negri (Provincia), Giuseppe Bonseri (Comunità Montana Alta Valtellina), Giacomo Baumgarten (Sci Club, Unione Sportiva Bormiese e Società Impianti), Dario De Zanche (alberghi).