One-man-show di Massimiliano Ossini al Sondrio Festival

Nei documentari in concorso le storie della lontra reintrodotta nei Paesi Bassi dell'elefante asiatico a rischio di estinzione e la ricerca delle microplastiche sui ghiacciai.

One-man-show di Massimiliano Ossini al Sondrio Festival
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La scoperta delle erbe edibili nel video realizzato dagli studenti del Liceo Donegani, il one-man-show del bravissimo Massimiliano Ossini, storie di estinzioni e di reintroduzioni con l'elefante asiatico e la lontra dei Paesi Bassi, le microplastiche rivelatrici dei nostri cattivi comportamenti.

Terzo week end del Sondrio Film Festival

Il terzo e conclusivo weekend della XXXV edizione di Sondrio Festival, la Mostra Internazionale dei Documentari sui Parchi, si è aperto sotto il segno del camaleonte, il testimonial di questa settimana, ma a caratterizzarlo è stato soprattutto l'applaudito intervento di Massimiliano Ossini, apprezzato conduttore di "Linea Bianca", che presto, come lui stesso ha annunciato, sarà su Rai Due con un programma che lo vedrà anche nella veste di autore, ispirato al suo libro "Kalipè. Lo spirito della montagna".

Ossini ha conquistato il pubblico di Sondrio Festival raccontando dei suoi viaggi in giro per il mondo, parlando della montagna, la sua grande passione, e dando appuntamento a Sondrio, tra la fine dell'inverno e l'inizio della primavera, per lanciare la nuova stagione di "Linea Bianca". Sollecitato da Gigliola Amonini, ha salutato lasciando un pensiero: ogni mattina, quando ci svegliamo, pensiamo a quello che possiamo fare per noi stessi e per l'ambiente.

Documentari

Sono stati molto apprezzati anche i tre documentari presentati nel corso della serata: un viaggio che ha condotto il pubblico in Olanda e in India per poi tornare in provincia di Sondrio, sul ghiacciaio dei Forni. Il documentarista Hilco Jansma, nel suo

"La lontra, il ritorno di una leggenda" ha raccontato una storia esemplare, la conferma che chi è causa dell'estinzione di alcuni animali può trasformarsi in fautore della reintroduzione. Esattamente ciò che è avvenuto nei Paesi Bassi: la lontra, scomparsa nel 1988 per gli effetti della caccia e dell'inquinamento, ora vive e si riproduce in un ambiente risanato, tutelata dall'uomo che per proteggerla dai pericoli del traffico ha costruito reti e tunnel sotterranei. Ci sono voluti anni ma il ritorno della lontra si è rivelato un successo.

Le "Montagne di plastica" del documentario girato da Manuel Camia sul ghiacciaio dei Forni, nel Parco Nazionale dello Stelvio, sono le macroplastiche, rappresentate da oggetti utilizzati dagli alpinisti e da bottiglie d'acqua, e le microplastiche, più subdole, che vengono trasportate dal vento e si depositano al suolo con la pioggia o la neve. La macchina da presa ha seguito i due ricercatori, Marco Parolini e Roberto Ambrosini, che hanno condotto un accurato studio per indagare lo stato di salute di questi ecosistemi meravigliosi. Il documentario, girato in parte durante il lockdown, si chiude con un monito: dove oggi ammiriamo i ghiacciai, le future generazioni alzeranno lo sguardo trovando solo cielo. I ghiacciai custodiscono la storia dei nostri cattivi comportamenti e sono capaci di creare connessioni tra passato, presente e futuro. In sala, per la presentazione del documentario, erano seduti il regista, salito sul palco del Teatro Sociale per salutare il pubblico, e i due ricercatori. Se la lontra dei Paesi Bassi è scomparsa per poi ritornare, a trovarsi sull'orlo dell'estinzione è l'elefante asiatico, di cui rimangono meno di 150 mila esemplari in tutto il mondo, il 60% in India.

Proprio nel paese asiatico è ambientato "Sull'orlo dell'estinzione: l'elefante asiatico", di Akanksha Sood Singh, che ha chiuso la serata. In un habitat sempre più ristretto, la convivenza tra elefanti e uomini è difficile e causa spesso tragedie. Alla spasmodica ricerca di cibo gli animali razziano i campi coltivati distruggendo i raccolti e i contadini accendono fuochi per tenerli lontani. Per rendere la convivenza sopportabile è stato attivato un sistema di allerta con sms che informa la gente della zona della presenza di elefanti.

Sabato 13 novembre

Per la sesta e ultima serata di proiezioni, a partire dalle ore 20.30, si potranno vedere gli ultimi due documentari: "Cavalli selvaggi, un racconto dalla Puszta", che narra un anno vissuto nella vasta pianura ungherese, e "Un inverno in Sila", incentrato sugli animali che popolano l'area protetta calabrese.

E poi non resterà che attendere il responso della Giuria internazionale, presieduta dall'argentino Joaquín Gomez, ideatore dell'Ona Short Film Festival di Venezia: i vincitori dei premi verranno svelati durante la cerimonia in programma domani, alle ore 17, al Teatro Sociale, che sarà presentata da Alessandro Cecchi Paone con Gigliola Amonini.

Domenica 14 novembre

Anche per l'appuntamento conclusivo, che si annuncia molto interessante e che sarà animato dallo spettacolo "Visual show diva", canzoni e suggestive proiezioni video, è necessario prenotarsi on line fino a due ore prima dell'inizio, e fino ad esaurimento dei posti disponibili, accedendo al sito internet di Sondrio Festival, oppure telefonare allo 0342 526260. In alternativa è possibile presentarsi all'ingresso almeno mezz'ora prima dell'inizio del programma. Per accedere viene richiesto il green pass ed è obbligatorio indossare la mascherina per l'intera serata. Sondrio Festival è promosso da Assomidop, che riunisce il Comune di Sondrio, il Bim, il Cai, il Parco Nazionale dello Stelvio e il Parco delle Orobie Valtellinesi, e sostenuto dalla Regione Lombardia, dalla Provincia di Sondrio, dalla Comunità Montana Valtellina di Sondrio e dalla Fondazione Pro Valtellina Onlus. Gli sponsor sono Iperal, A2A, Pezzini, Banca Popolare di Sondrio e Creval-Crédit Agricole.

 

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