Ossa e lapidi trovate nel campo
La macabra scoperta è stata fatta nei pressi della ciclabile.
Sono state ritrovate ossa (con ogni probabilità umane) sparse nel terreno, insieme a resti di lapidi, pezzi di assi di legno di una probabile cassetta e altro materiale da scavo. Erano in un prato ubicato lungo la pista ciclabile tra Grosio e Sondalo, fra la frazione grosina Vernuga e la località Ca d’int. L’insolito ritrovamento - con connotati inquietanti - è avvenuto in un appezzamento di terreno della ciclopedonale a circa metà strada tra il ponte dell’Impresario, strada provinciale 27, ex strada statale 38, tra le frazioni Lago e Tiolo e il ponte del Gag. Il prato dove è stata fatta la scoperta è un’area di bonifica già usata per scarico di materiale inerte e già sottoposta a sequestro alcuni anni fa dalla Forestale (era stata indagata in quel caso una locale impresa edile). I Carabinieri Forestali, quelli che fino alla riforma facevano parte del Corpo Forestale dello Stato, hanno messo in sicurezza l’area e l’hanno posta sotto sequestro. Sono state effettuate operazioni finalizzate alla bonifica della zona, con la campionatura del materiale da realizzare in collaborazione con Arpa. Interventi propedeutici, se sarà il caso, a un piano complessivo.
Valutazioni
Proprio durante questi lavori c’è stato questo ritrovamento delle ossa, mandate successivamente all’anatomopatologo per essere certi che si tratti di ossa umane. Anche se, al momento, i dubbi paiono pochi. Secondo quanto si è appreso si tratta di ossa che provengono da aree cimiteriali limitrofe, anche perché sono stati rinvenuti in questi fossi, come detto, anche dei resti di lapidi. E’ altamente probabile - ma le certezze sono al momento poche - che quel materiale possa essere stato depositato nel terreno diversi anni fa. Ma anche questo è un fatto da appurare. Il sindaco di Grosio Gianni Pini, interpellato telefonicamente, ha confermato il ritrovamento senza però voler rilasciare alcuna dichiarazione in merito. Ora le indagini faranno il loro corso e si vedrà se si tratta effettivamente di resti umani seppelliti lì da chissà quanti anni e chissà per quale motivo.