Contro le guerre

Palestina e Ucraina: la città e la Valle si mobilitano per la pace

Sabato mattina iniziativa in piazza Campello. Altre sono in programma a Chiavenna e Tirano

Palestina e Ucraina: la città e la Valle si mobilitano per la pace
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"Fermiamo la criminale follia delle guerre. L’Italia deve dire basta alla guerra. Lo deve dire ora". Questi, in estrema sintesi, gli obiettivi al centro della manifestazione per la pace che si terrà  sabato 24 febbraio 2024 a Sondrio in piazza Campello davanti al municipio con inizio alle 11.

A Sondrio il programma della manifestazione prevede dalle 11 parole, musica, testimonianze per la pace seguiti dal dispiegamento di un bandierone arcobaleno e, se sarà possibile, un corteo fino a piazza Garibaldi.

Palestina e Ucraina: la città e la Valle si mobilitano per la pace

L’iniziativa è promossa da Agenzia per la pace, Aiutiamo Gaza, Archivio 68 Sondrio, Assopace Palestina, Associazione Solidarietà Terzo Mondo, centro Rigoberta Menchù, circolo culturale Il Forno e Cgil. Tutte realtà che hanno raccolto l’appello all’azione di Rete Pace Disarmo, che riunisce a livello nazionale centinaia di associazioni. L’iniziativa avviene in coordinamento con la manifestazione che avrà luogo a Chiavenna alle 17, promossa da Luci per il dialogo, e nello stesso giorno della Camminata per la pace di Tirano delle 20.30. Giorno che è il secondo anniversario dell’inizio dei combattimenti in Ucraina e a 5 mesi dal principio del conflitto in Palestina.

"La mobilitazione - spiegano gli organizzatori - avviene in un momento in cui la guerra è tornata ad essere strumento di regolazione dei conflitti, determinando una instabilità nelle relazioni internazionali tanto grave da mettere nel novero delle possibilità la prospettiva di una guerra nucleare che metterebbe a rischio la sopravvivenza stessa dell’umanità e del pianeta".

E ancora: "Guerre a diversi livelli di intensità sono in corso in molte parti del mondo, ma due sono le situazioni dove lo scontro  è più devastante e maggiori i rischi di un allargamento e di un aggravamento: l’Ucraina e la Palestina. Nel primo conflitto, divampato due anni fa con l’invasione russa, sono ormai centinaia di migliaia i morti e i feriti, milioni i profughi, gravissimi i danni. Nel Medio Oriente, all’atroce attacco di Hamas del 7 ottobre ha fatto seguito l’assedio della striscia di Gaza da parte dell’esercito israeliano con bombardamenti a tappeto che hanno causato 30.000 morti e decine di migliaia di feriti, il taglio dei rifornimenti alla popolazione, la distruzione delle infrastrutture. E’ un escalation di crimini che deve essere fermata immediatamente, pena una catastrofe umanitaria di dimensioni inimmaginabili, perché sono oltre 2 milioni i gazawari ammassati al confine con l’Egitto e sotto attacco"

Le richieste dei promotori dell'iniziativa per la pace

Per quel che riguarda i conflitti in Ucraina e Medio Oriente le richieste sono esplicite: immediato cessate il fuoco in Ucraina e nella Striscia di Gaza; liberazione degli ostaggi israeliani e dei prigionieri palestinesi, la fine dell’assedio e dell’isolamento di Gaza, il libero accesso agli aiuti umanitari e l’assistenza alla popolazione palestinese; riconoscimento dello Stato di Palestina, la fine dell’occupazione e della violenza in Cisgiordania; soluzione politica e non militare della guerra in Ucraina, per porre fine all’illegale occupazione russa e per costruire le condizioni di libertà, democrazia, convivenza e di sicurezza comune per l’Europa intera.

"Altrettanto  importanti - concludono gli organizzatori - gli altri obiettivi della mobilitazione che sono illustrati nell’appello: la riduzione delle spese militari e il corrispondente aumento delle spese sociali, la messa al bando delle armi nucleari, il rispetto dei diritti e della giustizia sociale e ambientale. In breve occorre imporre alle istituzioni italiane ed europee di scegliere la via della pace con un cambio netto rispetto alle politiche fin qui seguite".

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