Il progetto

Per dare risposte concrete e durature ai giovani con disabilità nasce “La casa di SPAH”

Nascerà ad Albosaggia. La presidente della Fondazione: "Una risposta innovativa e sperimentale"

Per dare risposte concrete e durature ai giovani con disabilità nasce “La casa di SPAH”
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Opere per 750 mila euro - in gran parte destinati a lavori di ristrutturazione - e 2 anni di tempo per dare corpo e forma ad uno dei progetti più innovativi mai realizzati in provincia di Sondrio per dare risposte concrete e durature ai giovani con disabilità.

Questo in sintesi il progetto “La casa di SPAH” presentato oggi a stampa e cittadinanza alla presenza dei rappresentanti di tutti i soggetti coinvolti: Ornella Forza, Presidente Fondazione Albosaggia; Graziano Murada, Sindaco di Albosaggia; Elio Moretti, Presidente Provincia di Sondrio, che si è dovuto assentare all’ultimo minuto per impegni istituzionali; Marco Dell’Acqua, Presidente Pro Valtellina in rappresentanza di Fondazione Cariplo; Luca Verri dirigente dell’Ufficio di Piano del Mandamento di Sondrio.

 “La casa di SPAH” con quattro unità abitative e uno spazio sociale

Gli investimenti - 350 mila euro da Fondazione Cariplo ed altrettanti dal Comune di Albosaggia tramite i fondi dell'Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale di Provincia di Sondrio e Regione Lombardia - permetteranno di realizzare una struttura di housing “Durante e Dopo di Noi”, di valenza mandamentale, con disponibilità di 10 posti letto complessivi.

Nel dettaglio, dalla demolizione e ricostruzione di un rustico attualmente inagibile nell’area del campus scolastico di Albosaggia, nasceranno 4 unità abitative: due bilocali per progetti di residenzialità stabile, un trilocale per esperienze di palestre di autonomia ed un altro destinato alla gestione delle associazioni locali per promuovere esperienze e percorsi di vita indipendente.

Accanto a ciò, nascerà uno spazio di socialità aperto alla popolazione e ad altri Enti del Terzo Settore, rivolto dunque agli ospiti ma anche alla cittadinanza, per favorire la condivisione e la partecipazione ad attività comuni.

L’obiettivo è tanto ambizioso quanto aderente alla vocazione di SPAH e di Fondazione Albosaggia: creare e consolidare un nuovo approccio ai temi della vita adulta delle persone con disabilità, valorizzando l’individuo come soggetto attivo in tutti i processi di socializzazione e animazione sociale, attraverso relazioni che sappiano andare oltre l’aiuto e il ruolo passivo della persona con fragilità.

"Una risposta innovativa e sperimentale"

“Una risposta innovativa e sperimentale alternativa allunica attualmente disponibile per questi ragazzi - ha dichiarato la Presidente di Fondazione Albosaggia, Ornella Forza -  mentre finora il passo obbligato successivo alluscita dal proprio nucleo famigliare è sempre stato listituzionalizzazione, ossia il collocamento delle persone con disabilità in strutture residenziali come le RSD. La Casa di SpaH” vuole invece uscire da questa logica per garantire una vita il più possibile integrata nella società e dignitosa per la persona: un luogo che ciascuno possa chiamare e identificare a tutti gli effetti come casa propria”.

L’obiettivo è tanto ambizioso quanto aderente alla vocazione di SPAH e di Fondazione Albosaggia: creare e consolidare un nuovo approccio ai temi della vita adulta delle persone con disabilità, valorizzando l’individuo come soggetto attivo in tutti i processi di socializzazione e animazione sociale, attraverso relazioni che sappiano andare oltre l’aiuto e il ruolo passivo della persona con fragilità.

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