gran finale

“Per vincere alle Olimpiadi dobbiamo fare sistema e migliorare marketing e comunicazione”, la lezione dalla SportWeek

A Faedo la serata conclusiva della manifestazione dedicata allo sport.

“Per vincere alle Olimpiadi dobbiamo fare sistema e migliorare marketing e comunicazione”, la lezione dalla SportWeek
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Anche il terzo e ultimo convegno sulle Olimpiadi offerto da Sportweek 2022 a Faedo non ha deluso le aspettative, offrendo domenica 24 luglio molti spunti di riflessione e proposte.

Sfruttare volano olimpico

Impossibilitato a presenziare di persona, Fabio Papa della 24ORE Business School ha mandato un video in cui ha tracciato una puntuale rappresentazione di com’è la Valtellina e di cosa deve fare per sfruttare il volano olimpico.

“La Valtellina deve valorizzarsi di più, le Olimpiadi sono un faro che si illumina sulla valle – ha esordito – Il primo tema è quello dello sviluppo della conoscenza del territorio, poi bisogna celebrare la grandezza valtellinese e contestualmente ispirarsi a modelli turistici più aperti all’accoglienza. Prima di iniziare a fare tutto ciò dobbiamo chiederci se vogliamo davvero diventare più avanzati dal punto di vista turistico, dell’accoglienza, infrastrutturale”. “In realtà, la Valtellina è bloccata in sé stessa, nel suo benessere, nella sua confort zone – continua Papa – Le Olimpiadi sono un volano di sviluppo da interpretare in modo proattivo, proponendo un’esperienza più ampia, così come è stato Expo per Milano”. Non sono mancate le frecciate, in particolare quella sul campanilismo e l’individualismo che da sempre frenano lo sviluppo turistico della valle. “Dobbiamo fare sistema, capire come usare le Olimpiadi e trovare idee” ha concluso il docente.

Marketing e comunicazione

“Una fotografia perfetta – come ha subito dichiarato il presidente di Confartigianato Gionni Gritti - Dobbiamo trovare gli indirizzi per sfruttare questo evento, cruciali sono marketing e comunicazione, tra il brand del lago di Como e il brand del trenino rosso non c’è un deserto. Il marchio Valtellina sarà fondamentale per comunicare cos’è il territorio, dobbiamo creare un brand a cui aggiungere le infrastrutture per accogliere i turisti”. “La Valtellina ha quattro elementi fondamentali - ha spiegato Gritti – il turismo, le eccellenze agro-alimentari, l’acqua e l’energia, la filiera bosco-legno, con quest’ultimo che è ancora da sviluppare. Dobbiamo saper vendere il nostro territorio e dobbiamo saperlo fare proprio in funzione del 2026”. “Dopo le Olimpiadi dovremo essere bravi a capire cosa è stato creato e come proiettarlo – conclude Gritti – sarà fondamentale collegare gli impianti in alta valle e creare una struttura di consorzio turistico unico che faccia da regia e dia gli indirizzi”.

Filiera corta

Se tanto c’è da fare, qualcuno però ha già fatto bene i compiti a casa e si tratta di un’eccellenza riconosciuta anche dalla Guida Michelin, si tratta dell’Azienda Agricola La Fiorida di cui Viola Vanini ha raccontato l’esperienza.

“Il nostro focus è la filiera corta, l’utilizzo dei prodotti del territorio, il benessere degli animali e dei clienti”. Anche Vanini ha sottolineato che è fondamentale crescere e creare una rete di legami, proporre sempre cose nuove e offrire la massima qualità. “Subito dopo la proclamazione di Milano-Cortina come sede delle Olimpiadi, il nostro chef Tarabini ha creato i “ravioli olimpici” – racconta Viola – in cui gli ingredienti del nostro territorio sono stati messi insieme per creare un grande piatto. Sarà uno dei piatti che saranno presentati nelle serate delle Olimpiadi. Faremo conoscere i piatti valtellinesi al mondo intero, speriamo di essere dei buoni ambasciatori”.

Con i giovani

A chiudere, l’intervento del Consigliere di Regione Lombardia Simona Pedrazzi che si è focalizzata sul ruolo dei giovani che hanno grandi capacità di intercettare nuove opportunità, sul dovere di coniugare territorio e innovazione, sull’importanza della sostenibilità e dell’inclusione, sul fondamentale connubio tra pubblico e privato. Da ultimo, il lancio del progetto “Stanza Olimpica”, nato proprio da un’idea di Stefano Papa, presidente di PoliFaedo, per coinvolgere scuole e giovani nel percorso olimpico. In autunno infatti uno o più istituti scolastici provinciali saranno coinvolti nella realizzazione di una stanza, che potrebbe poi diventare un museo, in cui raccogliere cimeli, articoli di giornale, documenti sulle Olimpiadi e sugli atleti che ne sono i protagonisti affinché i giovani si appassionino a questo evento e i turisti abbiano una nuova attrazione da visitare.

Gran finale

Gran finale con la consegna a Nicoletta De Paoli di una targa speciale “per aver messo le finalità della PoliFaedo sempre in primo piano” e la nomina a presidente onorario, per unanime decisione del Consiglio di PoliFaedo composto da Stefano Papa, Raffaella Mondora, Sara Paruscio, Cesare Revalente, Emilia Zani, Lisa De Paoli, Jessica Scenini.

“250 sportivi coinvolti in una settimana, 5 diversi eventi sportivi, 4 atleti di livello mondiale e 10 tra le più alte cariche coinvolte nella valorizzazione del nostro territorio in previsione delle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026, ospitati in 3 diversi convegni – il bilancio finale di Stefano Papa – un grandissimo ringraziamento a Regione Lombardia e Comune di Faedo per il patrocinio, a tutti i partecipanti, a tutte le persone e a tutti i volontari che hanno contribuito a rendere possibile questa manifestazione”.

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