Peretti presenta il suo volume sulla stregoneria
E' il suo secondo romanzo storico.
"1646 Giacomina l’anima sua e il diavolo". Titolo inquietante, ma è la realtà di quell’epoca nella Magnifica Terra, sapientemente espressa, dopo ricerche e studi evinti dai documenti nell’archivio di Bormio, uno dei più importanti e completi in Europa, dall’autore Giovanni Peretti nel suo secondo romanzo storico, dopo Cuore nella Neve, vincitore del Premio Rotary Bormio Contea, edito dalla casa editrice di famiglia Alpinia, e presentato mercoledì a un pubblico curioso, che ha apprezzato ed è rimasto sconvolto dalla vicende narrate, dai processi alle streghe.
L'opera
L’opera di Peretti, revisionata dagli esperti del Centro Studi Storici Alta Valtellina, si immerge nella vita materiale, sociale e culturale di allora, scoprendo inquietanti regole e prassi processuali esistenti. Nel ‘500 e ‘600, secoli cupi, guerre ed epidemie, pregiudizi, superstizioni; la gente teme ciò che non capisce e di cui ha paura, ritenendo alcune donne anello di congiunzione tra umanità e demonio; ce ne sono tante, soprattutto a Semogo, Valdidentro. Così la direttrice del Museo Civico Manuela Gasperi. "Nel contesto della letteratura dedicata alla stregoneria, l’opera si aggiunge come tassello importante e ottima restituzione storica".