Fiati di Valtellina

“Pierino e il Lupo” con il palcoscenico nel bosco

Lo spettacolo alla Madonnina di Polaggia: ci si arriva solo a piedi

“Pierino e il Lupo” con il palcoscenico nel bosco

L’Orchestra di Fiati della Valtellina, diretta come sempre da Lorenzo Della Fonte, torna anche quest’anno ad esibirsi nel contesto del meraviglioso cartellone del Festival TraMonti d’Arte organizzato dalla Comunità Montana Valtellina di Sondrio, grazie alla collaborazione e il patrocinio del Comune di Berbenno di Valtellina.

“Pierino e il Lupo” con il palcoscenico nel bosco

Il concerto si terrà, con ingresso libero, domenica 14 settembre 2025 (o, in caso di maltempo nella prima data, domenica 21 settembre), alle 17. È stata scelta una location d’eccezione: i prati della Madonnina di Polaggia, una ex colonia fluviale che si trova nei boschi sopra Berbenno di Valtellina. È raggiungibile soltanto a piedi, con una breve camminata, attraverso i sentieri che arrivano da Polaggia.

Il festival quest’anno ha come centro la figura del lupo, nell’arte, nell’immaginario e nella realtà, e non poteva esserci occasione migliore per proporre la celebre fiaba musicale Pierino e il Lupo che Prokofiev scrisse dopo il suo definitivo ritorno in Unione Sovietica, avvenuto nel 1933. Forse tenendo presenti le direttive dell’Unione Compositori Sovietici (cioè del regime), cercò di dare un contenuto sociale alle sue opere, rivolgendole a un pubblico il più ampio possibile e utilizzando un linguaggio più tradizionale.

La musica di Pierino e il lupo è infatti d’una semplicità disarmante, soprattutto se paragonata alle dimensioni e alla complessità delle partiture che i compositori (e tra questi Prokofiev stesso) scrivevano in quegli anni. Questa sua semplicità potrebbe anche indurre nell’equivoco di sottovalutarla, ma non è affatto eccessivo definire un capolavoro questa piccola opera musicale sui generis, esempio perfetto di ciò che dovrebbe essere la musica per l’infanzia. La fiaba, oltre ad essere suonata dall’Orchestra, verrà raccontata dalla voce recitante di Manuel Davare.

A introdurre la favola ci sarà una marcia dell’americano Sousa, intitolata a Mamma Oca del libro di fiabe di Perrault, in pratica un medley di brani per bambini, che raccoglie sei melodie cantate dalle bambinaie ai loro piccoli.

Anche in chiusura tornerà il “re della marcia”, con una rappresentazione musicale del ghiottone (in inglese wolverine) che, nell’immaginario americano, ruba i cestini da picnic dei turisti disattenti.