Teglio

"Più sicurezza sul Sentiero Valtellina a San Giacomo"

Appello di Maurizio Piovan, preparatore sportivo, che il 19 agosto cadde sul ponte e si ruppe il bacino.

"Più sicurezza sul Sentiero Valtellina a San Giacomo"
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L’insidia corre sul ponticello del Sentiero Valtellina, a San Giacomo in prossimità del ponte di ferro. Due curve a 90 gradi in entrata e uscita, bello e dannato, continua a mietere "vittime" in modo più o meno grave, soprattutto ciclisti, a causa del fondo, prima di legno, oggi una piastra di ferro, che, specialmente quando è bagnata, e piena di foglie, pericolosa, non lascia scampo. C’è un coraggioso portavoce di tanti che hanno avuto incidenti seri. Lui stesso vittima, lancia l’appello agli enti preposti: mettere in sicurezza il ponticello; suggerisce un piano in asfalto.

Piovan

Maurizio Piovan, 60 anni, conosce 7 persone che sono cadute rompendosi ossa, a dimostrazione che il problema c’è. Preparatore sportivo della Polisportiva Le Prese, il 19 agosto cadde, si ruppe il bacino, 37 giorni di ospedale a Brescia, 4 mesi di inattività dal lavoro, non sa ancora se tornerà mai a percorrere come aveva fatto negli ultimi 35 anni, 8 mila km a stagione. Al pronto soccorso di Sondalo fu l’ottavo caso a presentarsi; tra gli sfortunati, la stessa dottoressa. Prima del ponte il cartello "condurre bici a mano", la responsabilità è di ognuno, ma se sei su una ciclabile dovresti poter proseguire. Piovan è propositivo. "Se vogliamo togliere le bici dalla strada, rendiamo le ciclabili sicure".

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