Livigno

Poca acqua, A2A deve aprire le prese

Ordinanza comunale.

Poca acqua, A2A deve aprire le prese
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A2A è obbligata a rilasciare acqua nel torrente Spol. Lo stabilisce l’ordinanza contingibile ed urgente firmata dal sindaco di Livigno, Remo Galli, nella giornata di martedì 11 ottobre. La situazione nel Piccolo Tibet è emergenziale, come sottolineato nei giorni scorsi anche da Secam, gestore nell’intero territorio comunale del servizio di acquedotto ad usi civili, fognatura e collegamento acque reflue.

La nota

"I livelli della falda dei pozzi, considerata la particolarità della stagione invernale in arrivo, non garantiscono una sufficiente alimentazione della rete" si leggeva in una nota della multiutility con l’annessa richiesta "di ripristinare tali livelli con assoluta urgenza al fine di soddisfare le necessità idriche per uso civile del Comune". Una decisione, quella di Galli, resa possibile da un disciplinare sottoscritto nel lontano 1962. Da qui la scelta di obbligare l’apertura delle prese sul fiume Spol e sul torrente Vago fino al 15 novembre prossimo, "al fine di garantire un adeguato approvvigionamento dell’acquedotto comunale e così soddisfare le accresciute necessità idriche per uso civico del Comune di Livigno".

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