Presentato in biblioteca il dizionario dei dialetti
Due volumi, 3.200 pagine, sostenuto dal Comune, nasce da ricerca e scrittura del compianto don Remo Bracchi.
Presentato in biblioteca il dizionario etimologico etnografico dei dialetti, due volumi, 3.200 pagine, sostenuto dal Comune di Valdisotto in 450 copie per 52mila euro. E’ il 10° in Valtellina, l’unico con diversi dialetti. Nasce da anni di ricerca e scrittura del compianto don Remo Bracchi, portato a termine dai cittadini sotto la guida di Costantino De Monti, falegname autodidatta, curatore dell’opera. Così Gabriella Colturi, assessore alla Cultura. "Nel 1996 era pronto per la stampa, ma don Remo morì. Decidemmo di onorarne la memoria; il dialetto è patrimonio culturale di secoli, frutto di vicissitudini di vita nelle valli alpine; rivela segreti, conoscenze, valori; è dialogo con gli antenati che ci hanno tramandato cose uniche, da conservare e tramandare alle generazioni future".
De Monti
Ricorda De Monti. "Eravamo in 10 in canonica, traducemmo in dialetto il dizionario italiano; inserimmo proverbi, modi di dire, curiosità raccolte dagli anziani, etimologie monumentali, il gergo dei calzolai, termini di Valdisotto presi dal dizionario di Glicerio Longa (1913), cognomi, soprannomi di famiglia, cenni storici, foto di scolaresche e attrezzi; a don Remo piacque estenderlo oltre Cepina a S. Antonio, Santa Maria, Piatta, Presure, Monte, Oga". Il repertorio aiuta nella ricerca di ogni frazione, contrassegnata da un simbolo. Alessandro Pedrini, sindaco: "E’ importante, racconta la vita di un paese, che senza storia non ha futuro; grazie a chi ha collaborato".