in fuga dai talebani

Profughi afghani accolti in Valtellina: "Integrarsi in tempi rapidi"

Una delegazione ha incontrato il Prefetto Pasquariello e la Consigliera regionale Simona Pedrazzi.

Profughi afghani accolti in Valtellina: "Integrarsi in tempi rapidi"
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Il Prefetto di Sondrio ha ricevuto una rappresentanza di cittadini afghani che attualmente sono ospitati nell’ambito della rete dei Centri di Accoglienza Straordinari gestita dalla Prefettura e che hanno collaborato con le Forze Armate italiane durante la missione internazionale in Afghanistan.

Incontro in Prefettura

All’incontro erano presenti tre cittadini afghani, di cui uno anche facente funzioni di interprete. Inoltre, hanno partecipato la Consigliera Regionale Simona Pedrazzi, il Viceprefetto Aggiunto Dirigente l’Ufficio Immigrazione dott. Bruno Togno, Don Augusto Bormolini ed il Sig. Giovanni Bianchini, rispettivamente presidente della cooperativa sociale “Altra Via” e referente della società Uno per Uno S.r.l. (sono due degli enti gestori presso cui sono stati collocati i predetti cittadini afghani).

In ottime condizioni

Il Prefetto e la Consigliera Regionale Pedrazzi, dopo aver dato il benvenuto ai profughi sul territorio valtellinese e valchiavennasco, hanno appreso con piacere che tutti si trovano in ottime condizioni di salute e che hanno particolarmente apprezzato la calorosa e generosa accoglienza che è stata loro riservata.

Famiglie divise

Quando la riunione è entrata nel vivo i temi toccati sono stati particolarmente sensibili; infatti, gli evacuati hanno riferito della confusione che si era creata all’aeroporto di Kabul mentre i talebani stavano prendendo il potere in città. In quei frangenti molte famiglie si sono separate e non tutti sono riusciti a partire. Proprio per questo motivo la maggiore preoccupazione, nonché la richiesta principale di costoro, è quella di potersi ricongiungere con i propri cari che, laggiù, rischiano gravissime rappresaglie e vendette da parte del regime.

Integrarsi in tempi rapidi

Altro tema di particolare interesse per i profughi riguarda il loro futuro, - sottolineano dalla Prefettura - infatti la richiesta principale è quella di potersi rendere autonomi il prima possibile e di poter iniziare tempestivamente a lavorare, nonché di poter frequentare corsi di lingua specifici per integrarsi in tempi rapidi. A tal fine, la Prefettura specifica che i cittadini afghani hanno profili particolarmente prestigiosi (ingegneri, medici, tecnici specializzati, interpreti, militari, etc..).

Il Prefetto ha assicurato che veicolerà le loro istanze presso i competenti Uffici e con l’occasione ha chiesto agli ospiti una previsione circa i possibili flussi migratori che potrebbero partire dall’Afghanistan nelle prossime settimane/mesi.
E’ verosimile, infatti, che nel futuro prossimo nuovi flussi migratori raggiungeranno l’Italia e l’Europa e, anche per questo motivi, il Prefetto ha deciso di convocare per il prossimo venerdì 24 settembre una riunione in videoconferenza che coinvolgerà tutti gli attori istituzionali potenzialmente coinvolti.

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