Una situazione insostenibile

Protesta contro i disservizi ferroviari: manifestazione davanti alla stazione di Sondrio

La manifestazione del 20 dicembre davanti alla stazione di Sondrio è un segnale forte del crescente malcontento verso un sistema ferroviario che, nella sua attuale inefficienza, compromette la qualità della vita di pendolari, studenti e turisti.

Protesta contro i disservizi ferroviari: manifestazione davanti alla stazione di Sondrio
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Venerdì 20 dicembre alle ore 18:00 si terrà una protesta pubblica davanti alla stazione ferroviaria di Sondrio per denunciare i disservizi persistenti sulle tratte gestite da Trenord. L’iniziativa, promossa dai firmatari della petizione "Basta disservizi-assessore Lucente dimettiti", vuole portare all’attenzione delle istituzioni la grave situazione che affligge pendolari, turisti e utenti locali.

Una situazione insostenibile

Nonostante lievi miglioramenti registrati nelle ultime settimane, i collegamenti ferroviari tra la provincia di Sondrio e Milano rimangono inaffidabili. Ritardi quotidiani e guasti frequenti, come quelli avvenuti recentemente a Tirano e in altri punti della linea, costringono sempre più persone a optare per l’automobile, con ricadute negative su traffico e ambiente. Persino l’assessore regionale Alessandro Fermi ha definito il servizio di Trenord "penoso" e "vergognoso".

Obiettivo: treni puntuali

Il cuore della manifestazione è chiaro: garantire un servizio ferroviario puntuale ed efficiente. La protesta prevede la presenza dei cittadini con cartelli, lettura di testimonianze e messaggi che esprimono il disagio vissuto quotidianamente dagli utenti. L’invito alla partecipazione è stato esteso a organizzazioni sindacali, associazioni civiche e partiti politici per ampliare il sostegno e dare maggiore visibilità all’evento.

Le responsabilità

L’interlocutore principale della protesta è Regione Lombardia, rappresentata dal presidente Attilio Fontana e dall’assessore ai trasporti Franco Lucente. Quest’ultimo, criticato per l’incapacità di incidere sulla gestione di Trenord e RFI, è al centro della richiesta di dimissioni avanzata nella petizione. Anche il ministro dei trasporti Matteo Salvini è stato chiamato in causa, accusato di ignorare le problematiche locali nonostante le recenti visite in Valtellina.

Un movimento regionale

I promotori intendono espandere l’iniziativa oltre i confini della provincia di Sondrio, coinvolgendo i pendolari delle aree servite dalla linea Milano-Tirano, come il Lecchese e la Brianza. L’obiettivo è creare un movimento regionale coordinato, capace di esercitare una pressione efficace sulle istituzioni per ottenere un miglioramento concreto del servizio ferroviario.

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