La mobilitazione

Referendum per la Sanità pubblica: parte la raccolta firme

Tante le richieste anche nella nostra provincia

Referendum per la Sanità pubblica: parte la raccolta firme
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Con il nuovo nome di “La Lombardia SiCura”, prosegue la battaglia del Comitato Promotore del Referendum per la Sanità Pubblica in Lombardia. Anche a Sondrio, da domani, venerdì 1 marzo 2024, partirà ufficialmente la petizione, con raccolta di firme a sostegno delle nostre rivendicazioni, per proseguire la battaglia referendaria che vuole ridare centralità alla sanità pubblica. Una raccolta firme che si articolerà in vari modi: nelle sedi sindacali, nei luoghi di lavoro, nelle piazze, online.

Referendum per la Sanità pubblica: parte la raccolta firme

“La Lombardia SiCura” è il nome scelto dai referenti del Comitato Promotore del Referendum per la Sanità Pubblica, fondato da Medicina Democratica, Osservatorio Salute, Cgil, Spi Cgil, Fp Cgil Lombardia, Arci Lombardia e ACLI Milanesi, unitamente alle forze politiche che aderiscono alla petizione.

Il coordinamento territoriale di Sondrio, composto da Cgil, Fp Cgil, Spi Cgil Sondrio, Federconsumatori, Arci, unitamente alle forze politiche che vi aderiscono, presenterà ufficialmente l’iniziativa martedì 5 marzo, per dare risalto a un’iniziativa di fondamentale importanza per la sanità pubblica di tutte le cittadine e cittadini lombardi.

Iniziative sul territorio

"A nome del coordinamento provinciale verranno organizzate iniziative che si articoleranno nei prossimi mesi a sostegno della mobilitazione, raccogliendo quante più firme su alcuni dei punti che noi riteniamo cruciali - spiegano i promotori - Rivendichiamo: Un Centro Unico di Prenotazione regionale, l’abbattimento delle liste d’attesa, lo stop alla pratica dei medici gettonisti e, invece, nuove assunzioni di personale sanitario a tutti i livelli e la stabilizzazione del personale precario, risorse vere (umane, economiche, strumentali) ai servizi pubblici territoriali, che vanno rafforzati in tutti i loro ambiti, dai consultori ai centri per la salute mentale".

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