Regione Lombardia discute il Bilancio, 75 milioni per la Sanità
Approvato il rendiconto di bilancio 2023, oltre 7 miliardi di investimenti da Regione Lombardia
Nuovi investimenti in sanità per 75 milioni, con anche 250 milioni di incremento del fondo sanitario parte corrente per il 2024; 8,5 milioni per la grave disabilità, 90 milioni sul triennio per progetti infrastrutturali, nessuna nuova tassa e "nessun aumento di tasse per i cittadini". È cominciata nel Consiglio regionale della Lombardia la discussione e l'esame del Rendiconto generale 2023 della Regione e dell'Assestamento di Bilancio 2024-2026, che andrà avanti fino a giovedì 25.
Il primo giorno di discussione
Nella giornata di martedì 23 sono stati presentati complessivamente 3.313 emendamenti e 242 ordini del giorno:
“L’assestamento -sottolinea il Presidente della Commissione Bilancio Davide Caparini (Lega), che è anche relatore dei provvedimenti- viene effettuato rispettando il principio della invarianza della pressione fiscale. Nessuna nuova tassa e nemmeno un aumento delle tasse ma nuovi investimenti in sanità per 75 milioni, oltre a 8,5 milioni da destinare al sociale e specificamente alla voce della grave disabilità. Da sottolineare anche le ulteriori risorse che verranno stanziate per il contrasto al dissesto idrogeologico”.
Tra le più importanti e significative voci della manovra di assestamento si segnalano i 250 milioni di incremento del fondo sanitario parte corrente per il 2024; gli 8,5 milioni per la grave disabilità; i 90 milioni sul triennio per progetti infrastrutturali; i 19 milioni per il bando Valli prealpine e 4 milioni per il contrasto al dissesto idrogeologico.
Gli emendamenti approvati nella prima giornata
Tra gli emendamenti approvati vi è l'abrogazione dell'Agenzia per la prevenzione e il controllo delle malattie infettive. "Su questo siamo d'accordo - ha dichiarato il consigliere Carlo Borghetti (PD) - anche se dobbiamo constatare che la Regione, come prevedevamo, si trova costretta a rivedere molti punti della riforma Moratti".
Cera infatti Letizia Moratti a guidare l'assessorato lombardo al Welfare quando la nascita dell'agenzia venne annunciata nel giugno del 2022. Nelle intenzioni di allora sarebbe dovuta essere operativa dall'inizio dell'ottobre successivo, come primo organismo del genere attivato in Italia. L'Agenzia per la prevenzione e il controllo delle malattie infettive, sarebbe dovuta sorgere in Lombardia, con sede all'ospedale Sacco di Milano.
Approvati anche alcuni ordini del giorno. Uno, proposto dal Pd, impegna la giunta a collegare le remunerazioni dei dirigenti di Fnm (Ferrovie Nord Milano) al risultato di efficacia ed efficienza del servizio ferroviario. L'odg impegna la giunta a proporre di "valutare di collegare, per la parte relativa alla componente variabile, le remunerazioni dei dipendenti apicali al risultato di efficacia e di efficienza del servizio ferroviario".
Un altro ordine del giorno, sempre del Pd, impegna la giunta al recupero immediato dei surplus degli stipendi dei componenti del Cda di Finlombarda, rilevati dalla Corte dei Conti per il 2023.
Le dimissioni della consigliera Magoni
A inizio seduta, l'aula ha preso atto delle dimissioni dalla carica di consigliera regionale di Lara Magoni, eletta parlamentare europea con FdI. Al suo posto è subentrato Alberto Mazzoleni, primo dei non eletti nella circoscrizione di Bergamo nella lista di Fratelli d'Italia. Alla carica di sottosegretaria Sport e Giovani, invece, subentra Federica Picchi, di Fratelli d'Italia. "Spero di lavorare bene insieme a voi", le prime parole di Picchi in Consiglio regionale.
Al termine della Sessione di Bilancio, il Consiglio regionale sarà nuovamente convocato in sessione ordinaria per l’esame di tre provvedimenti: il progetto di legge che disciplina gli insediamenti logistici di rilevanza sovracomunale (relatore Jonathan Lobati, Forza Italia); il nuovo Piano cave della Provincia di Varese (relatore Riccardo Vitari, Lega); il Programma strategico triennale per la Ricerca, l’Innovazione e il Trasferimento tecnologico (relatrice Maira Cacucci, Fratelli d’Italia).