Un patrimonio da scoprire e rispettare

Regione Lombardia riconosce 48 nuovi alberi monumentali: 8 i “giganti verdi” della Provincia di Sondrio

La Valtellina e l’Alta Rezia, con i loro boschi millenari, si confermano scrigni preziosi di natura e memoria.

Regione Lombardia riconosce 48 nuovi alberi monumentali: 8 i “giganti verdi” della Provincia di Sondrio
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Con l’aggiornamento dell’elenco regionale degli alberi monumentali, la Regione Lombardia ha ufficialmente riconosciuto 48 nuovi esemplari di eccezionale valore naturalistico e paesaggistico. Sale così a 472 il totale degli alberi monumentali tutelati sul territorio lombardo. Di questi, otto si trovano in Provincia di Sondrio, confermando ancora una volta il valore ambientale e culturale delle sue vallate alpine.

“Questi alberi sono più di semplici piante: sono simboli viventi del nostro paesaggio, testimoni silenziosi di storie antiche, tradizioni e biodiversità” ha dichiarato Gianluca Comazzi, assessore al Territorio e Sistemi verdi di Regione Lombardia. “Valorizzarli e proteggerli è un atto di rispetto verso la nostra identità e un messaggio di responsabilità verso le generazioni future.”

I nuovi alberi monumentali, CLICCA QUI per l'elenco completo.

I nuovi monumenti verdi della provincia di Sondrio

Nel dettaglio, sono sei le località valtellinesi e livignasche interessate dall’inserimento:

  • Grosio, in località Campo Pedruna: un Larice imponente con circonferenza di 500 cm e altezza di 20 metri.
  • Livigno, Cascina del Monte: due Larici, uno con circonferenza di 417 cm e altezza di 19,4 metri, l’altro largo 483 cm e alto 20,6 metri.
  • Sempre a Livigno, nella zona di Bernardegl: altri tre Larici, con circonferenze comprese tra 355 e 395 cm, e uno che raggiunge i 27,6 metri di altezza, tra i più slanciati del gruppo.
  • Ponte in Valtellina, in località Forni: una splendida Betulla, meno comune tra gli alberi monumentali, con una circonferenza di 245 cm e altezza di 20,9 metri.
  • Valfurva, in Val Zebrù, nei pressi della Baita dei Pastori: un magnifico Pino cembro, dalle dimensioni notevoli, 320 cm di circonferenza e 24,3 metri di altezza.
La betulla a Ponte in Valtellina

Questi alberi sono stati riconosciuti per il loro eccezionale valore biologico, paesaggistico e culturale. L’iter di selezione, avviato dai Comuni e valutato da Regione Lombardia con il supporto dei Carabinieri Forestali, tiene conto di parametri quali età, dimensioni, rarità, forma e rilevanza storica o religiosa.

Una rete di tutela e valorizzazione

Una volta confermato lo status di "monumentale", l’albero entra a far parte dell’Elenco regionale, che viene trasmesso al Ministero dell’Agricoltura per l’inserimento nell’Elenco nazionale degli alberi monumentali d’Italia, garantendo così misure di tutela dedicate.

“Con questa nuova integrazione – conclude Comazzi – dimostriamo ancora una volta come la tutela dell’ambiente e del paesaggio sia una priorità concreta per Regione Lombardia. Proteggere questi giganti verdi significa promuovere una cultura del rispetto, della bellezza e della sostenibilità, a vantaggio del nostro territorio e del suo enorme patrimonio di biodiversità, storia, cultura e identità locali.”

Un patrimonio da scoprire e rispettare

Gli alberi monumentali rappresentano una straordinaria opportunità anche per il turismo lento e consapevole: mete naturalistiche di grande fascino che raccontano la storia del territorio attraverso la loro maestosità. La Valtellina e l’Alta Rezia, con i loro boschi millenari, si confermano scrigni preziosi di natura e memoria.

 

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