Riaperto l’ambulatorio di San Giacomo
Dal 2 febbraio il servizio è tornato in funzione, ma Lucia Codurelli sprona il sindaco sulla sanità.
E’ ancora allarme sanità nel Comune di Teglio, anche se finalmente ha riaperto l’ambulatorio di San Giacomo. Ne parla direttamente, spronando il sindaco ad intervenire, Lucia Codurelli. "Da venerdì 2 febbraio un medico di base, la dottoressa Giana, torna a S. Giacomo dopo quattro lunghi anni di chiusura dell’ambulatorio medico e con uno stabile, dopo aver speso più di un milione di euro, ancora lì vuoto in attesa di cosa non si sa. Un grazie va alla dottoressa Giana per la sua disponibilità, ma questo non può bastare, anche gli altri medici che hanno i pazienti a San Giacomo devono garantire la loro presenza come avviene a Teglio e a Tresenda. È il servizio dovuto, anche per il target di pazienti sempre più anziani e a fronte di una totale assenza di medicina sul territorio. Per questo il ruolo del sindaco è fondamentale per garantire ai propri cittadini l’accesso alla cura e si confida in un suo impegno in tal senso, anche alla luce della nuova dirigenza dell’Ast e Asst provinciale che a parole ha promesso di volersi confrontare con il territorio".
Nuova stagione
Questo è il momento, "va aperta una stagione nuova, quella dell’alleanza istituzionale a tutela della salute dei cittadini e il ruolo dei sindaci è fondamentale. L’integrazione tra sociale e sanitario volta alla salvaguardia della salute e della qualità della vita della nostra comunità deve entrare nell’agenda del sindaco. Riguarda l’utilizzo delle ex scuole di S. Giacomo. Il futuro della nostra medicina di gruppo e le fantomatiche case della comunità. Per questo è determinante e quanto mai urgente l’efficienza e la capillarità di un sistema integrato territoriale di servizi sanitari, socio-sanitari e sociali di prossimità, con il necessario coinvolgimento dei Comuni e il loro coordinamento con le autorità sanitarie, oggi inesistente nella nostra provincia".