1 ottobre

Ricorrenza della Battaglia condotta dai Partigiani contro i fascisti a Mello

Correva l'anno 1944, uno scontro duro, aspro e drammatico.

Ricorrenza della Battaglia condotta dai Partigiani contro i fascisti a Mello
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Domenica 1 ottobre, ore 10.30 a Mello si celebrerà, come ogni anno, la ricorrenza della Battaglia condotta dai Partigiani il 1 ottobre 1944 contro le milizie fasciste.

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Battaglia di Mello

Di seguito il resoconto storico a cura del Presidente Onorario dell' ANPI Sergio Caivano.

Verso fine estate del 1944 il movimento partigiano valtellinese attraversa un momento di difficoltà dovuto al blocco delle truppe alleate al di sotto della linea gotica. Più che portare attacchi, è costretto a difendersi o addirittura a ripiegare. La battaglia di Mello, per essere ben
compresa e valutata, s’inserisce in questo quadro. Per la prima volta il paese conosce tutti gli effetti e tutte le conseguenze di un pesante attacco.

Il 1 ottobre 1944 lo scontro si fa subito duro, aspro e drammatico. Consistenti forze fasciste, valutabili attorno alle duecento unità, provenienti in parte da Ardenno e in parte
da Cino e Cercino, si scontrano con un più contenuto gruppo di partigiani della 40ª Brigata Matteotti e della 90ª Brigata Zampiero deciso a battersi.

La lotta, violenta ed acre, si frammenta in una serie di scontri ravvicinati che si tengono in località spesso distanti tra loro e che interessano complessivamente una vasta area del Comune. Riesce difficile decifrare l’andamento della battaglia a causa del notevole frastagliamento degli scontri, che presentano andamenti difformi e variabili da un momento all’altro.

La dinamica del combattimento lo rende a lungo incerto. Fa già buio, ma la lotta si protrae ancora. Nonostante i successivi apporti di uomini e mezzi, i fascisti, attorno alle ore venti, decidono di ritirarsi, e caricano su tre camion i morti ed i feriti.

L’abitato viene dato alle fiamme. Nel corso del combattimento i partigiani rivelano purtroppo notevoli ingenuità strategiche, e debbono registrare diverse perdite, seppur più contenute.
Ma è solo a tarda sera che si possono contare i morti, purtroppo numerosi, cercandoli tra i boschi e tra le pietre, e finalmente curare i feriti. Tra le vittime di quell’infausto giorno vanno
registrate anche diversi civili di Mello, a significare il loro sacrificio diretto alla salvaguardia del paese. L’abitato in parte resta distrutto, in parte incendiato e bruciato in uno scontro che si
rivela tra i più duri e violenti verificatisi in Valtellina.

Al “Tempietto” di S.Antonio, appena sopra il paese, sono riportati i nomi dei partigiani caduti, appartenenti alla 40ª Brigata Matteotti ed alla 90ª brigata “Zampiero”.
Grandi Enrico, Ronconi Renato , Iori Enrico , Batolani Arcangelo, Fornè Annuzzio, Croce Pierino, Alberto Rocca, Braccesco Vittorio, Contessa Lorenzo, Scamoni Achille, Saligari Ventura, Barolo Abbondio, Ghislanzoni Franco, Pedranzini Felice, Silvetti Isidoro, Panera
Pietro, Masotta Bruno, Della Nave Igino, Tarabini Nico, Caccini Tersilio.

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