Riunito in Regione dopo 3 anni il comitato per il diritto allo studio
Si è parlato di borse di studio, ma anche delle residenze per studenti e di come accrescere l'innovazione
Una nuova modalità per erogare le borse di studio per gli universitari agendo sui fondi Fse, le residenze per gli studenti e l’innovazione tecnologica degli Atenei. Questi i temi al centro del Comitato per il diritto allo studio presieduto dall’assessore regionale all’Università, Ricerca e Innovazione, Alessandro Fermi, cui hanno partecipato diversi rettori e prorettori e i rappresentanti degli studenti.
Riattivato il comitato per il diritto allo studio
Così l'assessore regionale Fermi, per commentare l'incontro:
“Oggi – ha spiegato – abbiamo riattivato un vero e proprio luogo di confronto tra l’università, gli studenti e Regione Lombardia ancora più importante dopo un autunno particolarmente caldo. La grande necessità che, anche oggi, è emersa è quella della dotazione finanziaria non solo delle borse di studio, ma di tutto ciò che rientra nel ‘diritto allo studio’. E allora ci siamo posti come obiettivo quello di modificare, la quota di finanziamento rispetto al diritto allo studio che fino a oggi non è finanziata con i fondi Fse. Dobbiamo rinegoziare questa partita, perché poter disporre di quei fondi ci consentirà di avere più risorse per i ragazzi”.
20.000 alloggi per gli universitari entro il 2026
Altro tema al centro dell’attenzione è stato quello degli alloggi e delle residenze per gli Universitari. L’assessore ha ricordato l’iniziativa ministeriale “sul quale c’è stata una manifestazione di interesse particolarmente positiva e che porterà, dopo la pubblicazione della misura, alla realizzazione in tutta la Lombardia di quasi 20.000 nuovi alloggi entro 2 anni; 17.000 saranno a Milano e provincia”.
Una boccata d’ossigeno, dunque che si affianca alle iniziative collaterali già in atto nei vari Campus.
Fondi Fesr per l'innovazione tecnologica degli atenei
L’assessore Fermi ha anche anticipato ai rettori che la Regione sta studiando una modalità per destinare una quota importante dei fondi Fesr alle Università per il loro ammodernamento tecnologico. “Saremmo la prima regione a farlo – ha concluso Fermi – e la vogliamo costruire insieme alle Università per avvicinarle sempre più al mondo delle imprese”