Rotonda contestata, lettera aperta alla Comunità montana di Tirano
Un nuovo progetto è stato sottoposto all’attenzione degli enti locali dal tecnico Spavetti, ormai paladino della critica alla tangenziale.

Il geometra Santo Spavetti non si arrende veramente mai, e ancora lotta per l’eliminazione della rotonda prevista nei pressi di Stazzona dal progetto della nuova tangenziale, in avanzata fase di realizzazione. Per il vero si tratta effettivamente di una soluzione che a Villa non piace a nessuno e per questo proponiamo la lettera che Spavetti ha inviato anche alla Comunità montana di Tirano.
"Segnalo che il sottopasso a Stazzona, c’era nel progetto definitivo di Sws, mentre nel progetto esecutivo dello studio Corona, è sparito inspiegabilmente, in quanto si interrompe il collegamento ciclopedonale del Sentiero Valtellina (è improponibile far attraversare la trafficata variante 38 a pedoni e ciclisti), come non lo è far attraversare pedoni e mezzi lenti se non con semaforo. Far sparire in sede di progetto esecutivo il sottopasso equivale a taroccare, magari per una svista, un progetto definitivo approvato dagli enti, tra cui il Comune di Villa, per cui l’eliminazione del sottopasso non è legittima, come si può non collegare con sottopasso il Sentiero Valtellina? E’ chiaro che si tratta di una svista dovuta alla complessità dell’opera che va corretta.
Il sottopasso può poi collegarsi alla strada verso Stazzona, consentendo a tutti di bypassare la trafficata 38, senza rischi inaccettabili. Il presente documento, che forma parte integrante della delibera di approvazione del progetto, riepiloga le prescrizioni e le raccomandazioni cui detta approvazione resta subordinata. Pertanto, non essendo state rispettate le prescrizioni, il progetto esecutivo è illegittimo.
Per la rete stradale locale ed in funzione dell’estensione dell’intervento, per quanto applicabile, si ritiene che debba essere adeguata la tangenziale rispetto alla funzionalità e alla sicurezza dei collegamenti la viabilità interferita nelle cosiddette ricuciture. Come non è stata rispettata la prescrizione".
Possibilità
Nello specifico della rotonda occorre per il tecnico "valutare la possibilità di spostare il tratto della nuova strada in progetto tra la rotatoria di Stazzona e la contrada S.Bemardo posizionandola più a ridosso dell’attuale strada provinciale (Stazzona-Tirano) fino ad inglobarla. La rotonda va eliminata, per i mezzi che necessitano di transitare sulla variante statale 38, diretti a Stazzona, basta un accesso unidirezionale, chi proviene da Bianzone, avrebbe l’uscita verso Stazzona, e l’entrata nella variante alla 38, solo verso Tirano. Chi è diretto verso Sondrio, avrebbe la possibilità alla rotonda di Tirano di fare inversione di marcia (in sostanza questa manovra serve solo per lo scarso traffico di mezzi pesanti), evitando così le problematiche di una rotonda inutile, che causerebbe solo code e rischi come in precedenza descritti, anche dal Comune di Villa".
In questo modo si potrebbe "disincentivare il traffico diretto ad Aprica tra le strettoie di Stazzona. Chi viene da nord, senza la rotonda, va a Bianzone e difficilmente fa inversione per tornare a Stazzona, ma si dirige invece a Tresenda". Non solo. "E’ inoltre necessario realizzare viadotto in fascia A PAI, essendo il rilevato vietato dalle norme PAI, problematica ribadita nella lettera, aumentando il rischio esondazione in zona già a rischio, con aree abitate".