L'accordo

Rsa, rinnovato il contratto per 400 lavoratori in Valle

La Fp Cgil: "Un importante traguardo per le lavoratrici e i lavoratori"

Rsa, rinnovato il contratto per 400 lavoratori in Valle
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A seguito dell’accordo sottoscritto il 12 marzo 2025 si è concluso definitivamente il tavolo sindacale per il rinnovo del contratto nazionale AGIDAE, contratto nazionale applicato a circa 400 lavoratrici e lavoratori che operano in tre RSA della nostra provincia, oltre che in Comunità di recupero per il trattamento delle dipendenze.

Rsa, rinnovato il contratto per 400 lavoratori in Valle

Coinvolti i lavoratori delle RSA Casa Madonna del Lavoro - Opera Don Guanella di Nuova Olonio, la Casa San Lorenzo di Ardenno e la Casa San Benigno di Berbenno, strutture di matrice confessionale che erogano servizi sociosanitari e socioassistenziali ad anziani non autosufficienti.

Le novità sostanziali sulle quali le parti si sono ampiamente confrontate sono: aumenti tabellari, regolamentazione dei contratti a tempo determinato; istituzione della previdenza complementare; indennità; maternità; qualificazione, riqualificazione e aggiornamento professionale: il nuovo trattamento economico che verrà erogato in due tranche, la prima a febbraio 2025 di euro 100 (l’arretrato maturato sarà saldato con la busta paga di marzo) al livello medio C2 da riparametrarsi per tutti gli altri livelli e, la seconda tranche, da erogarsi a ottobre 2025 di euro 75 parametrati sempre al livello medio C2. Un incremento a regime pari a euro 175 al C2 pari ad oltre il 10% che prova a ridurre il gap inflazionististico attraverso un maggiore e più adeguato potere retributivo.

Sulla scorta degli intervenuti recenti rinnovi nel comparto sociosanitario e della normativa vigente, si è convenuto di disciplinare le condizioni di durata i rapporti di lavoro a tempo determinato, nonché le causali per il ricorso a tale istituto. Sarà possibile prorogare detta tempistica fino a 36 mesi solo dove il datore di lavoro abbia trasformato a tempo indeterminato almeno il 25% dei contratti stipulati a tempo determinato, garantendo un necessario equilibrio tra ricorso a contratti a termine e l’esigenza di stabilizzazione del
personale. I due sindacalisti definiscono “intenso ma proficuo il confronto intervenuto nel corso dei mesi precedenti a fronte del quale, d’intesa con le Confederazioni religiose che applicano il CCNL AGIDAE, è stato concordato di istituire il fondo di previdenza
complementare Previfonder”. Ciascun datore di lavoro a far data dal 1° febbraio dovrà versare per ciascun lavoratore una quota pari al 1,5% della retribuzione a proprio carico per 13 mensilità. I dipendenti potranno inoltre versare oltre alla quota datoriale al fondo di
previdenza una quota a proprio carico e il Tfr, con l’obiettivo di garantire maggiori vantaggi durante la pensione. Rivisitate, in chiave incrementale, tutte le maggiorazioni previste per lavoro notturno, lavoro supplementare e lavoro straordinario.

Il rinnovo, inoltre, guarda con particolare attenzione alle donne, lavoratrici che maggioritariamente operano in tali strutture. Durante la maternità, il periodo di astensione obbligatorio darà diritto ad un’indennità pari al 100% della retribuzione.

I commenti

"Con la definitiva sottoscrizione del CCNL AGIDAE – sostengono Michela Turcatti e Leonardo Puleri della FP CGIL di Sondrio - si conclude una lunga stagione di rinnovi contrattuali per le lavoratrici – soprattutto donne – e i lavoratori delle RSA. I rinnovi contrattuali hanno raggiunto incrementi retributivi ben oltre il 10%, garantendo retribuzioni maggiori e novità normative in grado di cogliere i bisogni del personale e la necessità di rendere più attrattivo il comparto che soffre una particolare carenza di personale".

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