Sagra mela, scoppia la guerra sui fondi
La Comunità montana di Tirano ha tagliato 5000 euro di contributo alla manifestazione principe dell’autunno villasco.

Scoppia la guerra sulla Sagra della mela e dell’uva, manifestazione simbolo di Villa di Tirano e del Tiranese, a cui la Cm ha decurtato il contributo di 5000 euro. Non si sono fatte attendere le prese di posizione del presidente della Pro loco villasca Fabrizio Rossatti insieme a quella del sindaco di Villa Franco Marantelli (Villa è in minoranza in Cm). Cui ha subito risposto Giordana Caelli, presidente dell’ente mandamentale. "Rimando al mittente le affermazioni del presidente della Pro loco di Villa di Tirano, assicurando che la Cm da me presieduta ha assegnato i contributi con criteri di trasparenza ed equità, in base alle norme vigenti, nei limiti delle disponibilità e, soprattutto, nell’interesse di tutti e 12 i Comuni del mandamento. Rispondo anche a quanto affermato dal sindaco Marantelli, ribadendo ancora una volta che le scelte amministrative che riguardano la Cm si discutono nelle sedie amministrative e durante le assemblee e che, quindi, non accetto lezioni da chi diserta le sedi istituzionali e poi critica a mezzo stampa. In merito alla presunta delusione rispetto al contributo assegnato alla Pro loco, ricordo al sindaco che anche Tirano è stato penalizzato dalla rimodulazione dei contributi ai Comuni e gli suggerisco di valutare semmai se contribuire al buon esito della manifestazione con i fondi frontalieri che il Comune di Villa dal 2024 incassa direttamente dal Ministero".
Rossatti
Rossatti non ha però voluto spegnere qui la polemica. E ha ancora replicato. "Questa vicenda, soprattutto dopo la vacua spiegazione della presidente della Cm, assume dei connotati davvero poco rassicuranti. Ci sono voluti 4 o 5 giorni per elaborare una risposta che, in questi termini, avrebbe potuto essere data in trenta secondi, ma che così riesce a racchiudere in sè la comicità della lapalissiana affermazione di aver "sempre" assegnato "con equità" i contributi e la triste affermazione di un concetto tanto caro al marchese del Grillo, "Noi siamo noi e voi non siete un...". Prescindendo dal fatto che questa è la prima volta in cui vengono assegnati contributi su questo regolamento, per cui, l’avverbio "sempre" è forse stato impropriamente utilizzato, i fatti e numeri, dicono qualcosa di diverso da quanto sostenuto. Alla Sagra della Mela sono stati "tagliati" 5000,00 euro e al contributo per l’evento organizzato (per altro, in modo magistrale e con la quale abbiamo collaborato per anni) dalla compagna di squadra del presidente in consiglio comunale, ne sono stati aggiunti 6.000,00. I fatti sono questi. Paradossalmente, ci avrebbe fatto più male sapere che la riduzione era stata determinata da una valutazione dell’evento, in questo modo, è invece evidente che la qualità non c’entra, perché i parametri sono stati altri che nulla hanno a che vedere con la Sagra. Questo trova, per altro, conferma nel fatto che, in prima battuta, la presidente ha, volontariamente, informalmente, fornito a un nostro consigliere, motivazioni (non richieste) del taglio, riconducendole a discutibili riferimenti regolamentari che infatti nella sua risposta non ha più citato in quanto inesistenti. Senza voler entrare nel merito della diatriba politica interna all’ente, non si può non essere preoccupati da un tale modo di gestire la cosa pubblica e se la presidente, rilancia il refrain che non accetta lezioni, se le faccia da sola, perché questa vicenda, al di là delle affermazioni di principio, non è stata particolarmente edificante per il merito, per il metodo, ma soprattutto per la distorsione del concetto di equità e trasparenza applicato ai fatti. Ringraziamo comunque per quanto ricevuto e andiamo avanti". Cosa certa è che questa vicenda dipende anche dalle posizioni politiche all’interno dell’ente mandamentale, scontri fra maggioranza e minoranza che non si concluderanno certo con il taglio di contributi alla Sagra della mela e dell’uva di Villa.